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Cubadebate è tornato a essere oggetto di critiche sui social media dopo aver pubblicato un invito a scaricare gratuitamente quattro libri su Fidel Castro nel sito ufficiale Fidel Soldado de las Ideas.
Il post, diffuso su Facebook insieme a un'illustrazione dell'ex governante, afferma che “dalla letteratura, molto è stato scritto sulla vita, il pensiero e l'opera rivoluzionaria del leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro Ruz” e propone ai lettori “di tornare al nostro archivio per scaricare gratuitamente una selezione di libri su Fidel”.
La pubblicazione ha generato reazioni sui social, con decine di commenti carichi di ironia, rabbia e sarcasmo. Gli utenti hanno messo in discussione la disconnessione del regime dalla realtà del paese, mentre altri hanno deriso la promozione di testi su Fidel in mezzo alla crisi economica, alla fame e ai blackout.
“Se stanno offrendo cose gratuite, date cibo, perché nessuno vuole quelle idee assurde neppure in regalo”, ha scritto uno. Un altro ha ironizzato: “Appena mi mettono le tre ore di corrente che mi spettano per la libretto, le consumerò”. Un terzo ha commentato: “Ci sono libri che ne valgono la pena: filosofia, economia, scienza… ma leggere colui che ha affondato il paese, questo sì che è un'idea di fiction horror”. Si sono letti anche messaggi come “E riguardo alla distruzione di Cuba, è stato scritto qualcosa?”, “No grazie, mettetevelo dove non batte il sole” o “Siamo stufi delle disgrazie, pulitevi il sedere con questo”.
Il tono generale è stato di rifiuto e scherno nei confronti della pubblicazione, con molto pochi commenti favorevoli. Gli internauti hanno sottolineato che, mentre la popolazione affronta carenze basilari, i media ufficiali continuano a esaltare Fidel Castro anziché occuparsi dei problemi reali del paese.
La convocazione di Cubadebate si unisce a una serie di azioni recenti che evidenziano uno sforzo costante del regime cubano per riattivare il culto alla figura del leader scomparso in vista del centenario della sua nascita nel 2026. Nelle ultime settimane si sono susseguiti eventi, pubblicazioni e campagne propagandistiche in suo onore.
Il regime ha nuovamente utilizzato bambini e adolescenti in cerimonie politiche, come la peregrinazione organizzata a Santiago di Cuba verso il cimitero di Santa Ifigenia, dove i minori hanno portato ritratti di Fidel Castro e bandiere nazionali. In altri casi, scuole e circoli infantili di Moa e Camagüey hanno svolto omaggi simili con slogan e fiori, mentre la stampa ufficiale descriveva queste attività come espressioni di “fervore rivoluzionario”.
A questo si aggiungono atti simbolici come la consegna di materassi in un ospedale di Santiago “nell'ambito del centenario di Fidel Castro” e concorsi poetici promossi da Cubadebate per rendergli omaggio, come quando il media ha indetto un concorso in onore dell'ex governante. In un'altra pubblicazione, Cubadebate ha chiesto di “rivolgersi al cavallo, al genio” di Fidel per risolvere la crisi nazionale, una frase che ha nuovamente scatenato una valanga di scherni e critiche sui social media.
Il modello si ripete: mentre Cuba attraversa black-out, inflazione, carenza di beni e un esodo senza precedenti, i media statali insistono nel presentare Fidel Castro come simbolo di ispirazione. Al contrario, le reti riflettono una crescente stanchezza sociale. Le reazioni all'invito di Cubadebate confermano che la figura del dittatore, lontana dall'unire o ispirare, è diventata per la maggior parte dei cubani un promemoria delle origini della crisi che oggi li soffoca.
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