José Daniel Ferrer propone un censimento e elezioni per unire i cubani per la libertà



José Daniel Ferrer, leader di UNPACU, propone un censimento e elezioni per unire l'opposizione cubana. Cerca di creare una struttura solida e trasparente che promuova la democratizzazione a Cuba.

José Daniel FerrerFoto © Facebook/José Daniel Ferrer García

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L'oppositore José Daniel Ferrer, leader dell'Unione Patriottica di Cuba (UNPACU), ha lanciato lunedì una proposta per organizzare un censimento di cubani sostenitori della democratizzazione e convocare elezioni interne che permettano di strutturare una leadership unificata all'interno dell'opposizione. 

In un post sulla sua pagina Facebook, Ferrer ha paragonato la situazione di Cuba a quella del Venezuela, sottolineando che il progresso verso la caduta del regime di Nicolás Maduro è stato possibile in larga misura grazie all'unità dell'opposizione venezuelana attorno alla leadership di María Corina Machado e alla vittoria elettorale di Edmundo González.

Pubblicazione di Facebook/José Daniel Ferrer García

A suo giudizio, Cuba si trova di fronte a uno scenario “critico”, dove anziani, bambini e numerosi cittadini muoiono a causa della crisi sanitaria, della scarsità e del crollo generalizzato, mentre il regime dei Castro e Miguel Díaz-Canel “si ostina a prolungare la sofferenza del popolo”.

Ferrer avverte che un settore dell'opposizione cubana mantiene posizioni inflessibili e si rifiuta di collaborare se non guida le iniziative, il che - secondo lui - ostacola l'articolazione di una strategia nazionale.

Su chiamata, senza dubbio, arriva in un momento chiave, dopo il suo recente esilio da parte del regime cubano e la sua crescente attività politica negli Stati Uniti.

Ferrer è arrivato a Miami il 13 ottobre scorso, insieme alla sua famiglia, dopo essere stato costretto a lasciare Cuba dopo anni di persecuzione, incarcerazione e molestie. Da allora, ha sviluppato un ampio programma pubblico, che ha incluso incontri con attivisti, organizzazioni dell'esilio, giornalisti e un incontro a Washington con il senatore Marco Rubio, uno dei principali sostenitori della causa cubana nel Congresso statunitense.

Un censimento e elezioni per scegliere una direzione unificata

Di fronte a questo panorama, il leader di UNPACU propone di organizzare, “in modo urgente”, un censimento di cubani impegnati nella democratizzazione, sia all'interno che all'esterno dell'isola, per poi celebrare elezioni democratiche che definiscano una Direzione Unita dell'Opposizione.

Questa struttura, afferma, deve essere solida, funzionale e trasparente, con una leadership scelta dalla base e ruoli ben definiti, tra cui: Presidente o Coordinatore Generale, Coordinatore delle Azioni Non Violente all'interno di Cuba, Rappresentante delle Relazioni Internazionali, Tesoriere, Coordinatore delle Azioni Umanitarie, e Responsabile dell'assistenza ai prigionieri politici e alle loro famiglie, tra gli altri.

Ferrer propone che questa piattaforma abbia basi e regolamenti chiari, ispirati al Partito Rivoluzionario Cubano di José Martí e a figure dell'esilio come Jorge Más Canosa.

“La patria è ara, non piedistallo”, citò.

"È ora di unità": un ultimatum politico

L'oppositore ha insistito sul fatto che il momento non ammette ritardi: "Convociamoci, chiamiamoci, parliamo, mettiamoci d'accordo, ma già. Dopo potrebbe essere tardi”, ha scritto.

La sua proposta mira a fare pressione affinché, dopo l'imminente liberazione del Venezuela —secondo la sua analisi—, la comunità democratica internazionale concentri i propri sforzi su Cuba e l'opposizione arrivi a quel momento con una struttura forte, coordinata e legittima.

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