Cresce il sostegno alla coppia cubana recém sposata negli Stati Uniti, detenuta dall'ICE a New York

La detenzione della coppia cubana Alcibiades e Yannier a New York ha generato un ampio supporto. Compagni e sindacati chiedono la loro liberazione, evidenziando la loro fuga dalla persecuzione a Cuba e il loro contributo negli Stati Uniti.

La coppia cubana Alcibiades Lázaro Ramírez González e Yannier Vázquez Hidalgo, detenuta dall'ICE a New York.Foto © Collage/Redes Sociales

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Il caso di Alcibiades Lázaro Ramírez González e Yannier Vázquez Hidalgo, la coppia cubana arrestata dal Servizio di Immigrazione e Controllo delle Frontiere (ICE) a New York, ha suscitato un'ondata di solidarietà tra colleghi, sindacati e residenti di Syracuse che chiedono la loro liberazione immediata e la fine della loro deportazione a Cuba.

Ambos uomini, impiegati del team dei Servizi Ambientali presso l'Università Medica SUNY Upstate, sono stati arrestati lo scorso 29 ottobre durante un incontro di routine con le autorità migratorie, appena due mesi dopo essersi sposati negli Stati Uniti. Da allora, rimangono rinchiusi in un centro di detenzione a Batavia, in attesa di udienze programmate per il 12 e il 17 novembre.

Secondo quanto riferito dal canale locale CNY Central, colleghi e rappresentanti sindacali si sono uniti per chiedere la loro liberazione e denunciare il trattamento riservato loro dalle autorità migratorie.

Ashley Clark, amica e collega della coppia, ha raccontato al media che entrambi “ritirano tutto per aiutare gli altri” e che il loro arresto ha causato grande costernazione tra coloro che li conoscono.

Clark ha avviato una campagna di sostegno che include la raccolta di lettere di raccomandazione, una manifestazione pubblica e la vendita di magliette con un cuore sul petto e la frase “survival isn't illegal” sul retro.

“Non sono criminali, sono venuti qui per sopravvivere”, ha detto Clark, che li ha descritti come un “faro di luce” nel lavoro e ha ricordato che entrambi erano apprezzati per la loro etica e solidarietà.

La coppia è rappresentata dai sindacati United University Professions (UUP) e dall'Associazione dei Dipendenti del Servizio Civile (CSEA), che hanno sostenuto le proteste comunitarie. Questa settimana, diversi loro colleghi, insieme ad attivisti locali, si sono concentrati di fronte all'edificio federale di Syracuse per chiedere il loro ritorno e richiedere un trattamento più umano per gli immigrati detenuti.

I familiari di Alcibiades e Yannier insistono sul fatto che entrambi gli uomini sono fuggiti da Cuba per sfuggire alla persecuzione e all'omofobia, e che il loro ritorno sull'Isola metterebbe in pericolo le loro vite. “Lì non c'è protezione né giustizia per loro”, aveva avvertito un parente stretto.

Le manifestazioni di supporto continuano a crescere dentro e fuori dallo stato di New York. Per molti, la storia di questa coppia cubana simboleggia la contraddizione tra i valori di libertà che gli Stati Uniti dicono di difendere e le politiche migratorie che oggi mettono in pericolo coloro che cercano proprio quella libertà.

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Redazione di CiberCuba

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