
Video correlati:
La termoelétrica Antonio Guiteras ha comunicato che, parallelamente ai preparativi per l'uscita della sua centrale dal Sistema Elettrico Nazionale, il suo ufficio sindacale ha guidato la classificazione e la raccolta di donazioni per le persone colpite dell'est di Cuba dopo l'uragano Melissa, in una comunicazione che sottolinea la “solidarietà del nostro popolo” mentre il paese affronta prolungati black-out a causa del deficit di generazione.
Secondo il rapporto, la prima consegna —“continuiamo a ricevere contributi”, affermano— partirà verso la CTC provinciale prima di arrivare alle famiglie colpite.
Il carico annunciato contiene 52 righe raggruppate in 17 pacchi, tra cui una culla, con abbigliamento e calzature per adulti e bambini, articoli per la cura personale, giocattoli e altri accessori.
L'azienda inquadra il gesto in una campagna interna di supporto ai territori più colpiti dalle inondazioni e dai venti.
La mostra di donazioni si svolge mentre il panorama energetico si aggrava nel resto del paese. Sebbene a est sia stato ripristinato oltre il 50% del servizio, la UNE ha informato che il deficit nazionale continua ad aumentare, con interruzioni di 24 ore e un picco di 1.244 MW giovedì, a cui si sono aggiunti 334 MW indisponibili tra Las Tunas e Guantánamo a causa degli effetti di Melissa.
Per venerdì, le previsioni di impatto superavano i 1.400 MW, riflettendo un sistema con disponibilità precaria di fronte a una domanda che si aggira attorno ai 2.800 MW al picco.
Il rapporto tecnico dettaglia le uscite per guasto nei blocchi 5 e 6 di Nuevitas, il blocco 2 di Felton e il 6 di Renté, oltre ai lavori di manutenzione nel 2 di Santa Cruz e nel 4 di Cienfuegos.
A quel quadro si aggiungono limitazioni tecniche di 552 MW nel parco termico e la fermata ripetuta della stessa Guiteras, che è tornata a uscire dal sistema per “difetti immodificabili”. Nella generazione distribuita, più di 70 centrali rimangono ferme per mancanza di combustibile, e 120 MW non possono operare per mancanza di lubrificanti.
Con una disponibilità alle 6:00 a.m. di 1.529 MW rispetto a una domanda di 2.107 MW —589 MW già interessati a quell'ora—, la UNE ha calcolato per mezzogiorno 850 MW di interruzioni e ha stimato per la notte una disponibilità di 1.495 MW rispetto a 2.830 MW di domanda, il che proiettava un deficit di 1.335 MW e un'interruzione di 1.405 MW se si rispettavano le ipotesi di entrata di alcuni motori e di un blocco di Nuevitas.
Il risultato, avverte il rapporto, è un stagnamento del deficit a livelli critici nonostante la parziale ripresa di alcune centrali e il contributo di nuovi parchi solari.
In questo contesto di fragilità strutturale del SEN, la comunicazione istituzionale della Guiteras mette l'accento sull'invio di aiuti da parte del suo collettivo lavorativo, mentre il sistema continua a fare i conti con uscite non pianificate, scarsità di carburante e lubrificanti e una domanda che supera di gran lunga la capacità disponibile.
La paradosso tra il messaggio di solidarietà e la persistenza delle interruzioni di corrente segna la giornata, con promesse di nuove entrate puntuali di generazione che, al momento, non riescono ad alleviare la crisi.
Archiviato in: