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Il uragano Melissa ha provocato una devastazione generalizzata nei comuni di Guamá, El Cobre e Tercer Frente, nella provincia di Santiago de Cuba, dove le piogge, i venti e i smottamenti hanno lasciato abitazioni distrutte, strade bloccate e comunità isolate.
Immagini pubblicate dalla CMKC Radio Revolución mostrano gli effetti del ciclone in queste zone, con frane, pali elettrici caduti, fiumi straripati e strade impraticabili. Le autorità locali hanno confermato gravi danni alle infrastrutture e alle abitazioni, sebbene non siano stati segnalati ufficialmente perdite umane.
En un video di Fidel Amiot, condiviso su Facebook dal giornalista Cusco Tarradell di El Cobre, si osservano scene di distruzione totale e testimonianze di vicini che descrivono l'entità del disastro. “Ha portato via case, alberi, materassi, televisori. Questo è stato un fenomeno, qualcosa di mai visto”, ha raccontato un abitante. “Ho vissuto Sandy, ma quel Sandy non ha niente a che vedere con Melissa. Lei è venuta con tanta forza che ci siamo trovati senza parole”, ha detto un'altra vicina mentre mostrava i danni.
I testimoni concordano nel dire che il fiume che attraversa El Cobre è straripato e ha devastato abitazioni e strutture, lasciando il paese senza elettricità. Nonostante la gravità dei danni, la televisione di stato ha dichiarato che “non si segnalano perdite di vite umane”, sebbene abbia riconosciuto “gravi danni all'infrastruttura cittadina, alla rete elettrica e al cuore delle persone”.
Nel comune Tercer Frente, immagini pubblicate in precedenza da Cusco Tarradell mostravano ponti distrutti, smottamenti in zone montuose e comunità isolate, con squadre che tentavano di sgomberare strade coperte da alberi e fango.
Días prima dell'impatto, le autorità avevano sviluppato il maggiore operazione di evacuazione a Santiago di Cuba dalla tempesta di Sandy, con quasi 169.000 persone trasferite in luoghi sicuri, specialmente nelle zone costiere e montuose di Guamá e Tercer Frente, come riportato dalla presidente del Consiglio di Difesa Provinciale, Beatriz Johnson Urrutia.
Il ciclone ha toccato terra a Playa El Francés, a Guamá, come categoria 3, con venti sostenuti di 180 km/h e raffiche superiori, lasciando migliaia di residenti isolati, secondo i primi rapporti grafici provenienti da quel comune.
Giorni dopo il passaggio del meteoro, la provincia rimane praticamente disconnessa. Solo il 3% dei servizi di telecomunicazioni è stato ripristinato, secondo quanto riportato da ETECSA, che ha segnalato danni severi alla fibra ottica e a oltre mille pali elettrici. I maggiori problemi persistono proprio a Guamá, Segundo Frente e Tercer Frente, dove l'accesso rimane limitato a causa di frane e strade distrutte, secondo le ultime notizie riguardanti il recupero delle telecomunicazioni.
En mezzo a questa situazione, la Iglesia Católica ha fornito aiuto diretto ai terremotati. Secondo l'Arzobispado di Santiago de Cuba, Cáritas Parroquial de El Cobre ha distribuito 695 razioni di cibo tra le famiglie colpite, con il supporto di 120 volontari in 29 case di missione. “Tutta la gloria è di Dio”, ha pubblicato Cáritas nel suo messaggio, in cui hanno ringraziato i benefattori e assicurato che mantengono un controllo documentato degli alimenti consegnati.
L'Arciocesi ha confermato inoltre che un frana ha intrappolato 17 persone, che sono state salvate da squadre di emergenza, e che il Santuario della Vergine della Carità ha subito danni considerevoli. La Conferenza dei Vescovi Cattolici di Cuba ha informato che l'aiuto umanitario degli Stati Uniti, del valore di tre milioni di dollari, sarà canalizzato attraverso la Chiesa Cattolica e non tramite lo Stato cubano, in coordinamento con il Segretario di Stato statunitense Marco Rubio.
Mentre le autorità locali sottolineano l'“unità e solidarietà” dei santiagueri, nei social media abbondano testimonianze di abitanti che mostrano l'entità del disastro e chiedono una ripresa più rapida. In molti quartieri non c'è ancora luce, né acqua, né comunicazione. Il silenzio continua a essere il suono dominante nell'est di Cuba dopo il passaggio dell'uragano Melissa.
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