Il segretario dell'Organizzazione del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba (PCC), Roberto Morales Ojeda, ha assicurato durante la Mesa Redonda trasmessa dal canale statale Caribe che, dopo il passaggio dell'uragano Melissa, “il popolo di Cuba, le province che sono state colpite riconoscono il lavoro in generale che è stato fatto”.
En la sua intervento, il capo dell'Organo di Lavoro Politico Ideologico ha dichiarato che “abbiamo monitorato tutte le reti e il sistema di opinione del popolo” e ha considerato che “questo parla anche dell’efficacia con cui si sono attuati i nostri piani”. Ha aggiunto che “l'opinione del popolo e la traduzione di ciò che si può osservare sui social media sono anche una prova della fiducia nel Partito, nel Governo e in ciascuna delle loro istituzioni”.
Le dichiarazioni di Morales Ojeda sono avvenute dopo che il governante Miguel Díaz-Canel ha affermato sul suo profilo X che “le misure sono state efficaci” e che il paese è “pronto per la ripresa”, dopo i “danni ingenti” causati dall'uragano Melissa nella regione orientale. Nel suo messaggio, il mandatario ha sostenuto che “si mantiene il controllo sulla situazione” e che “ci siamo preparati per lo scenario peggiore”.
Tuttavia, queste affermazioni hanno generato un'ondata di critiche sui social media, dove numerosi utenti hanno denunciato emergenze non gestite, evacuazioni improvvisate e mancanze nell'assistenza. L'attivista Amelia Calzadilla lo ha accusato di “cantare vittoria” senza verificare la situazione reale nell'oriente del paese e lo ha esortato a chiedere alla popolazione se realmente percepisce che le misure hanno funzionato.
Previo all'impatto del ciclone, Raúl Castro aveva inviato un messaggio al popolo in cui esprimeva “soddisfazione per la responsabilità con cui si è lavorato e il livello di preparazione” e assicurava che “di fronte a questa nuova sfida, anche questa volta usciremo vittoriosi”. Il tono trionfalistico del discorso di Raúl Castro e le dichiarazioni di Díaz-Canel e Morales Ojeda contrastano con i rapporti dei cittadini delle province più colpite, dove l'uragano Melissa ha lasciato case distrutte, blackout, strade allagate e scarsità di risorse basilari.
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