Il Ministero dell'Energia informa sulle cause dell'aumento dei blackout a Cuba nelle ultime ore

“Eravamo a rischio che il sistema crollasse nuovamente. È stata presa un'azione immediata e rigorosa per mantenere la stabilità, ma è stata una notte molto tesa”, ha dichiarato Vicente de la O Levy, responsabile del settore.

Vicente de la O Levy durante la sua comparsaFoto © Captura di video Facebook / Canal Caribe

Cuba si è svegliata questo sabato in un contesto energetico critico, dopo una giornata segnata da blackout massivi e da un deficit di produzione nel Sistema Elettrico Nazionale (SEN), intorno ai 1.900 megawatt (MW).

Il ministero dell'Energia e delle Miniere (MINEM) ha informato che insieme alla Unione Elettrica (UNE) e alla Unione Cuba-Petrolio (CUPET) si stanno implementando azioni di emergenza per affrontare la complessa situazione che attraversa il sistema, a seguito di una combinazione di guasti tecnici, bassa disponibilità di carburante e malfunzionamenti in diverse centrali termoelettriche.

Cattura dello schermo Facebook / UNE

In un'intervista trasmessa dalla televisione nazionale, il ministro Vicente de la O Levy ha riconosciuto che le difficoltà delle ultime ore sono state superiori a quanto previsto, a causa di una serie di eventi imprevisti che hanno messo il SEN "sull'orlo del collasso".

Secondo quanto spiegato, tre centrali di generazione sono uscite dal sistema in modo simultaneo, provocando la perdita istantanea di oltre 270 MW, mentre il paese già operava con una bassa disponibilità generale.

Eravamo a rischio di un nuovo crollo del sistema. Si è agito in modo immediato e rigoroso per mantenere la stabilità, ma è stata una notte molto tesa”, ha dichiarato questo venerdì il titolare del MINEM, specificando che la falla è avvenuta intorno alle 22:30 e ha influenzato il recupero dei blocchi programmati per ricevere il servizio elettrico.

Mancanza di combustibile e conseguenze prolungate

De la O Levy ha riconosciuto che la crisi è stata aggravata dall'esaurimento del carburante che era stato distribuito dalla settimana precedente, interrompendo oltre 600 MW di generazione distribuita. Questo deficit ha avuto un impatto non solo sul sistema elettrico, ma anche sulla fornitura nei punti di servizio, nelle stazioni dei pullman e in altri settori dell'economia.

Il ministro ha assicurato che è stato possibile localizzare un nuovo lotto di combustibile che ha iniziato ad essere distribuito da martedì a L'Avana, Matanzas e Santiago di Cuba, il che permetterebbe una certa ripresa temporanea nei prossimi giorni. Tuttavia, ha avvertito che la quantità disponibile è limitata:

Il carburante non basta per tutto il mese di ottobre; abbiamo per pochi giorni, e in quel tempo dobbiamo trovare una soluzione che garantisca continuità”, ha affermato.

Termoelettriche senza stabilità

Il titolare del MINEM ha inoltre dettagliato che nessuna delle unità nella Centrale Termoelettrica Renté è attualmente disponibile, a causa di un guasto a un trasformatore comune ai blocchi 5 e 6.

Nella CTE Diez de Octubre, a Nuevitas, sono stati segnalati problemi nei sistemi di conduzione dell'acqua esterna, che hanno parzialmente tenuto non in servizio l'impianto.

Questi eventi, uniti alle manutenzioni a Santa Cruz del Norte e Cienfuegos, hanno ridotto significativamente la capacità termica nazionale, in un contesto di limitazioni logistiche e scarse riserve operative, ha indicato il ministro, sorvolando su un elenco di guasti, manutenzioni, incendi, incidenti mortali e altre disgrazie che colpiscono quotidianamente il SEN.

Modifiche nella programmazione degli spegnimenti

De la O Levy ha spiegato che è stato progettato uno schema di rotazione più preciso per L'Avana, con blocchi di quattro ore di interruzione alternata a partire dalle 10:00 del mattino.

Il obiettivo —disse— è rispettare rigorosamente il programma, poiché il mancato rispetto degli orari previsti ha generato "frustrazione" nella popolazione.

“El blackout è fastidioso, ma se viene rispettato il turn over e le persone sanno quando salta e quando torna la corrente, il disagio si attenua,” ha sottolineato De la O Levy, in riferimento a le lamentele crescenti degli ultimi giorni.

Scenario fragile

Nonostante gli sforzi, il ministro ha riconosciuto che il SEN continua a essere “molto debole” e che il sistema opera in un equilibrio precario.

La mancanza di carburante, i continui guasti e l'invecchiamento delle centrali termoelettriche fanno prevedere che le problematiche continueranno nei prossimi giorni, anche con il nuovo carburante in circolazione.

Cuba inizia così ottobre immersa in una crisi elettrica prolungata, senza riserve sufficienti per stabilizzare la generazione, e con un crescente malcontento sociale di fronte a black-out che continuano a superare le 20 ore in diverse zone del paese.

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