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Una donna della Florida ha intentato una causa contro American Airlines, sostenendo che un dipendente della compagnia l'ha coinvolta in un piano di traffico di droga che le è costato quasi una settimana di carcere alle Bahamas.
La persona coinvolta, identificata come Alison Domínguez, è stata arrestata ad aprile all'aeroporto internazionale Lynden Pindling di Nassau, quando le autorità hanno scoperto una valigia registrata a suo nome con oltre 100 bottiglie di codeina.
Tuttavia, registrazioni successive hanno dimostrato che la passeggera non aveva mai registrato bagagli e che la borsa aveva superato i controlli prima del suo arrivo in aeroporto.
Secondo la denuncia, riportata per la prima volta da Court Watch, i lavoratori della compagnia aerea a Nassau avrebbero manomesso il sistema dei bagagli per registrare valigie a nome di passeggeri legittimi.
Successivamente, complici negli Stati Uniti ritiravano quel bagaglio con droghe nell'area di raccolta dei bagagli.
Domínguez ha assicurato di essere rimasta in carcere per quasi una settimana in "condizioni orribili", costretta a dormire su un pavimento di cemento macchiato di urine e feci, a volte senza accesso a un bagno e sotto minacce di violenza sessuale da parte di un altro detenuto.
Secondo il documento giudiziario, le guardie del carcere l'hanno persino avvertita che poteva essere esposta al virus dell'AIDS.
La causa sostiene che American Airlines non ha verificato le informazioni prima di notificare le autorità delle Bahamas e la Dogana degli Stati Uniti, il che ha portato all'arresto e all'umiliazione pubblica della passeggera.
“Se American Airlines si fosse presa la briga di confermare questi dati, Alison Domínguez si sarebbe risparmiata questa terribile esperienza”, riporta il documento legale.
Il caso solleva anche interrogativi sulla sicurezza degli aeroporti internazionali e sul possibile utilizzo delle compagnie aeree commerciali da parte di reti di narcotraffico per il trasferimento di droghe verso gli Stati Uniti.
Fino a questo momento, American Airlines non ha rilasciato commenti sul caso. La notizia sarà aggiornata nel caso in cui la compagnia si esprima.
Interiorità della domanda
Il documento giudiziario presentato da Alison Domínguez presso il Tribunale del Distretto Meridionale della Florida fornisce nuovi dettagli sul suo caso e approfondisce le responsabilità che attribuisce ad American Airlines.
In primo luogo, la domanda specifica che la richiesta supera i 75.000 dollari, anche se non fissa una cifra esatta. Domínguez chiede al tribunale di concedergli “tutti i danni e tutte le altre compensazioni a cui ha diritto”, includendo il risarcimento per dolore fisico, angoscia mentale, perdita di libertà, danno reputazionale e aggravamento di una condizione di salute preesistente.
La querela si basa su quattro principali accuse legali:
- Negligenza, per non proteggere i propri sistemi di bagagli né le proprie informazioni personali.
- Avvisalo ai passeggeri, nonostante la compagnia fosse a conoscenza dei rischi del contrabbando interno.
- Difamazione per implicazione, per aver inserito il suo nome in un bagaglio carico di droga.
- Detenzione illegale, per aver provocato direttamente il suo arresto e la sua detenzione alle Bahamas.
Il testo descrive anche in dettaglio lo schema criminale che opera all'aeroporto di Nassau con il sistema di pre-clearance doganale degli Stati Uniti: un dipendente registra bagagli contenenti narcotici a nome di passeggeri innocenti, che poi vengono ritirati da complici negli aeroporti statunitensi senza passare per la dogana.
Come parte della loro argomentazione, gli avvocati di Domínguez segnalano un precedente di incidenti che coinvolgono dipendenti di American Airlines in operazioni di traffico di droga.
Tra questi figurano arresti a Miami, Porto Rico, Haiti e Giamaica dal 2009 al 2023, il che, secondo la parte attrice, dimostra che la compagnia aerea era a conoscenza del problema e non ha adottato le misure necessarie.
La richiesta sottolinea che American Airlines non disponeva di controlli interni sufficienti per impedire che i suoi sistemi di gestione dei bagagli fossero manomessi e accusa la compagnia di aver consentito l'uso dell'identità di una passeggera innocente in un'operazione di traffico internazionale di droga.
Da Villa Clara a Miami: Altri scandali che coinvolgono American Airlines
Il caso di Alison Domínguez, che ora si trova in tribunale contro American Airlines, non è il primo in cui la compagnia aerea risulta coinvolta in incidenti di narcotraffico e attività illegali.
In marzo del 2025, le autorità cubane hanno informato riguardo l'arresto di due passeggeri all'aeroporto Abel Santamaría di Villa Clara, i quali viaggiavano su un volo di American Airlines e sono stati sorpresi con 7,83 grammi di metanfetamina in forma di cristalli.
Gli accusati sono stati posti sotto custodia del Ministero dell'Interno (MININT), in un'operazione che il regime ha inquadrato all'interno della sua politica di “Tolleranza Zero alle Droghe”.
Ese stesso mese, la Dogana cubana ha lanciato un allerta riguardo al aumento dell'uso delle cosiddette "mule a ciegas", viaggiatori che trasportano pacchetti in cambio di un pagamento senza conoscerne il contenuto, e che in alcuni casi hanno introdotto narcotici nell'isola nascosti in alimenti, caffè o medicine sigillate.
La avvertenza includeva che i passeggeri sono gli unici responsabili legali dei loro bagagli, indipendentemente dal fatto che siano a conoscenza o meno di ciò che trasportano.
American Airlines ha avuto anche episodi negli Stati Uniti. Nel 2019, quattro assistenti di volo sono stati arrestati all'Aeroporto Internazionale di Miami per aver tentato di introdurre oltre 22.000 dollari in contante non dichiarati, come parte di un'operazione di riciclaggio di denaro.
I membri dell'equipaggio sono stati arrestati dopo controlli di routine dell'Ufficio Doganale e di Protezione delle Frontiere (CBP), e la compagnia è stata costretta a rilasciare un comunicato nel quale affermava che avrebbe collaborato con le autorità.
Questi episodi riflettono come le compagnie aeree commerciali, tra cui American Airlines, siano state sotto scrutinio in diversi paesi per essere state coinvolte —o per l'implicazione di alcuni dei loro dipendenti e passeggeri— in attività illecite legate al narcotraffico e al riciclaggio di denaro.
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