Multa, pignoramenti e sequestri caratterizzano le operazioni contro i venditori a L'Avana

Operativi all'Avana emettono multe e sequestri ai venditori informali nell'ambito dell'Esercizio Nazionale contro il crimine.

Operativi a L'Avana impongono multe e sequestri ai venditori informaliFoto © Facebook / Gobierno de La Habana

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Una nuova ondata di operazioni contro il commercio informale scuote L'Avana nel contesto dell'Esercizio Nazionale di Prevenzione e Contrasto al Crimine, con un bilancio di decine di multe, sequestri e vendite forzate che hanno colpito direttamente i venditori ambulanti e i lavoratori autonomi, in una città dove molti dipendono da questo settore per sopravvivere.

La Habana è stata teatro questa settimana di queste azioni nell'ambito della quarta giornata del IV Esercizio Nazionale, che si svolge in tutto il paese fino al 27 settembre. Secondo le informazioni pubblicate dal Governo di La Habana, nel comune di Guanabacoa hanno partecipato 27 ispettori, sono state effettuate 59 ispezioni e sono state imposte 124 multe, di cui 29 applicate ai sensi dei decreti 30 e 91. L'importo totale è ammontato a 315.120 pesos cubani.

Sono state segnalate anche 13 vendite forzate e cinque sequestri, come parte delle azioni di controllo condotte dal Ministero delle Finanze e dei Prezzi sui suoi social media.

La offensiva, che coinvolge diverse entità statali, si è svolta in altri municipi dell'Avana.

In Plaza de la Revolución, è stata avviata un'operazione con oltre 30 ispettori, che ha portato a 90 azioni di controllo, 20 immobilizzazioni temporanee e 11 venditori illegali individuati. Le multe hanno superato i 1,2 milioni di pesos.

In Centro Habana, un laboratorio di produzione e commercializzazione a Cayo Hueso è stato multato con 42.000 CUP per aver venduto prodotti scaduti, oltre ad altre sanzioni per violazioni dei prezzi e mancanza di etichettatura.

In La Lisa, i controlli si sono concentrati sull'azienda UBIA, dove è stata ispezionata la qualità del pane regolamentato, le condizioni igieniche e la sicurezza interna.

A livello generale, l'Ufficio Nazionale di Amministrazione Tributaria (ONAT) ha riportato 268 esercizi controllati, 143 multe per 740.500 CUP, 30 chiusure temporanee e un debito tributario di 371,2 milioni di pesos cubani, di cui sono stati recuperati oltre 24 milioni.

Gli interventi, promossi dal governo come parte di una campagna per garantire "l'ordine interno" e la disciplina sociale, hanno generato anche forti critiche da parte dei cittadini, specialmente in zone come l'Agromercado di Tulipán, dove sono stati denunciati arresti e sequestri arbitrari contro i venditori ambulanti.

“La polizia ha raccolto persone che stanno lottando per guadagnarsi da vivere vendendo cibi e sigarette che il governo non ha da vendere”, ha denunciato un cittadino sui social media.

Il governante Miguel Díaz-Canel ha giustificato l'offensiva durante l'apertura dell'esercitazione nazionale, sottolineando la necessità di "garantire la tranquillità dei cittadini" in mezzo al malcontento per i blackout, la scarsità di cibo e le proteste.

La campagna attuale si aggiunge ad altre azioni recenti incentrate sulla richiesta dell'uso della Conto Bancario Fiscale e dei pagamenti elettronici obbligatori. I critici vedono queste misure come tentativi di aumentare il controllo statale sull'economia non statale in un contesto di inflazione e scarsità.

Nel frattempo, nella città di Holguín sono state segnalate azioni simili, con operazioni contro i venditori in Calle 13, denunce da parte dei residenti di arbitrarietà e una crescente percezione di repressione.

Per molti habaneri, la vendita informale rimane una delle poche vie di accesso a beni di prima necessità, in mezzo a un'economia soffocata dalla scarsità e dall'aumento del controllo istituzionale.

Domande frequenti sulle operazioni contro i venditori all'Avana

Quali misure sono state adottate contro il commercio informale a L'Avana?

En La Habana, si sono svolti operativi in cui sono state imposte multe, sequestri e vendite forzate a venditori ambulanti e lavoratori autonomi. Questo è avvenuto nel contesto del IV Esercizio Nazionale di Prevenzione e Contrasto al Crimine, che mira a garantire l'ordine interno e la disciplina sociale.

Qual è stata la risposta della popolazione a queste operazioni?

La risposta della popolazione è stata di forti critiche e malcontento. Molti cittadini ritengono che queste azioni colpiscano coloro che cercano di sopravvivere in mezzo alla crisi economica, mentre non vengono affrontati problemi strutturali più gravi come il narcotraffico e la violenza di genere.

Perché il governo cubano sta implementando queste misure di controllo?

Il governo cubano giustifica queste misure come necessarie per garantire la tranquillità dei cittadini e l'ordine interno, in un contesto di malcontento per le interruzioni di corrente, la scarsità di cibo e le proteste. Tuttavia, i critici sostengono che queste azioni mirano ad aumentare il controllo statale sull'economia non statale.

In che modo queste operazioni influenzano l'economia dei cittadini a L'Avana?

Questi operativi influenzano in modo significativo l'economia dei cittadini a L'Avana, poiché la vendita informale è una delle poche vie di accesso ai beni di prima necessità per molti abitanti dell'Avana. La crescente repressione istituzionale rende ancora più difficile la sopravvivenza in mezzo alla crisi economica.

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