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L'imprenditore Ricardo Salinas Pliego, proprietario di TV Azteca, ha criticato duramente il governo del Messico dopo che è emerso che Petróleos Mexicanos (Pemex), tramite la sua filiale Gasolinas Bienestar, ha esportato migliaia di barili di petrolio e combustibili a Cuba senza trasparenza sui pagamenti ricevuti per queste operazioni.
In un messaggio pubblicato sui social media X, il magnate ha assicurato che l'amministrazione della presidente Claudia Sheinbaum "ruba denaro pubblico per sostenere il regime dittatoriale / totalitario cubano".
Inoltre, ha insinuato che parte di queste risorse potrebbero finire per finanziare il partito di governo Morena. “Quello che ancora non si sa è quanto di quel denaro i cubani restituiscono al partito Morena per sostenere la causa comunista in Messico. Un affare sicuro!”, ha scritto.
Le dichiarazioni di Salinas Pliego emergono dopo un'inchiesta di El Universal che documenta come Gasolinas Bienestar si sia rifiutata di fornire ricevute dei pagamenti a Cuba, sostenendo che, essendo costituita come società mercantile privata, non è obbligata a rispettare le leggi sulla trasparenza.
Questa posizione è stata contestata da organizzazioni civili. Eduardo Bohórquez, direttore di Trasparenza Messicana, ha sottolineato che, sebbene si tratti di un'impresa privata, “la ragione sociale riceve o esercita risorse pubbliche”, quindi deve rendere conto.
Secondo dati ufficiali, tra luglio 2023 e giugno 2025, Pemex ha inviato tra 19.000 e 23.000 barili al giorno di greggio e combustibili all'isola, con un valore approssimativo di 1.300 milioni di dollari.
Questa cifra rappresenta il 3,3 % delle esportazioni totali della compagnia petrolifera statale. Tuttavia, la mancanza di chiarezza sui pagamenti solleva dubbi su se Cuba stia coprendo il costo delle spedizioni o se si tratti di un sussidio mascherato.
Le ricerche di Mexicanos Contra la Corrupción y la Impunidad hanno rivelato che solo tra maggio e giugno del 2025 sono stati inviati 39 carichi dal valore di 850 milioni di dollari, un importo quasi equivalente a quello dei due anni precedenti messi insieme.
In alcuni documenti doganali figura addirittura la Secretaria di Relazioni Estere come importatrice, il che rafforza i sospetti sull'opacità delle transazioni.
La polemica ha generato dibattito sui social media, dove il messaggio di Salinas Pliego accumula migliaia di reazioni. Mentre alcuni utenti lo supportano, altri lo accusano di politicizzare un tema complesso in mezzo alla crisi energetica che sta attraversando Cuba e alle pressioni finanziarie che affronta Pemex, il cui debito supera i 100.000 milioni di dollari.
Lo certo è che la stretta cooperazione energetica tra il Messico e Cuba continua nonostante le critiche da parte di organizzazioni civili, dell'opposizione politica e degli avvertimenti degli Stati Uniti, che nel 2023 è arrivato a cancellare un prestito di 800 milioni di dollari a Pemex dopo aver rilevato invii di carburante all'isola.
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