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L'Istituto Nazionale di Trasparenza, Accesso alle Informazioni e Protezione dei Dati Personali (INAI) ha stabilito che Petróleos Mexicanos (Pemex) deve fornire informazioni riguardo alle spedizioni di carburante a Cuba effettuate durante l'amministrazione di Andrés Manuel López Obrador e nel primo mese del governo di Claudia Sheinbaum.
La risoluzione, adottata all'unanimità il 15 gennaio 2025, obbliga la compagnia petrolifera statale a dettagliare la quantità di combustibile spedito, il suo valore commerciale, le date di spedizione e ricezione, i nomi e i ruoli dei responsabili, le condizioni commerciali e importanti, così come la voce di bilancio corrispondente.
La risoluzione dell'INAI è intervenuta dopo che un richiedente si è lamentato presso l'organismo perché Pemex aveva risposto che i paesi, enti, aziende o istituzioni straniere non sono considerati come possibili beneficiari di donazioni di prodotti petroliferi, motivo per cui non ha trovato la documentazione richiesta.
Tuttavia, la richiesta includeva collegamenti con citazioni in cui lo stesso presidente López Obrador parlava di queste spedizioni.
La presentazione del commissario presidente dell'INAI, Adrián Alcalá Méndez, ha rilevato che, secondo le disposizioni normative, paesi o organizzazioni straniere possono ricevere donazioni da Pemex "a condizione che ciò sia conveniente per gli interessi dell'azienda statale o si tratti di un aiuto umanitario nell'ambito di trattati o accordi sottoscritti dal governo federale".
Inoltre, Alcalá Méndez ha concluso che Pemex aveva soltanto inoltrato la richiesta a due delle sue unità amministrative e ha omesso di consultare altre aree competenti, risultando in una risposta restrittiva che vulnera il diritto di accesso all'informazione.
"Il criterio di ricerca impiegato dalle unità amministrative consultate non può essere validato, poiché quanto riportato non corrisponde alla normativa con cui si intende giustificare l'inesistenza delle informazioni," ha evidenziato.
Antecedenti e polemica riguardo alle spedizioni di petrolio a Cuba
Nel 2023, la relazione tra Messico e Cuba riguardo ai invii di petrolio ha acquisito notorietà internazionale quando il governo degli Stati Uniti ha sanzionato Pemex per aver presumibilmente regalato petrolio all'isola, sostenendo che tali azioni contravvenivano alle normative commerciali internazionali e beneficiavano il governo cubano in un contesto di crisi energetica.
Di fronte a queste accuse, il governo di López Obrador ha negato categoricamente di aver regalato petrolio a Cuba e ha assicurato che tutte le spedizioni sono state effettuate nell'ambito di accordi commerciali legittimi e trasparenti.
Según reporti di media specializzati, il Messico ha inviato a Cuba petrolio per un valore di 200 milioni di dollari durante l'anno 2023, in mezzo a una crisi energetica acuita dalla diminuzione delle spedizioni dal Venezuela, principale fornitore dell'isola. Questi rifornimenti sono stati indicati come un "salvagente" per L'Avana, permettendo di mitigare gli effetti del collasso energetico.
A lo largo di questi anni, le relazioni bilaterali tra Messico e Cuba sono state caratterizzate da un costante flusso di aiuti che non comprendono solo combustibile. Indagini recenti hanno rivelato che il governo messicano avrebbe anche inviato tonnellate di attrezzature e forniture a Cuba senza che fossero chiari i termini di questi accordi.
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