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Il Ministero dell'Energia e delle Miniere di Cuba ha annunciato questo giovedì che Artemisa e Granma sono riuscite a riconnettersi al Sistema Elettrico Nazionale (SEN), dopo il collasso totale che mercoledì ha lasciato senza elettricità l'intera Isola.
L'evento è stato presentato dalle autorità come un successo tecnico, anche se in realtà mette in evidenza la fragilità di un sistema incapace di sostenersi senza black-out nazionali ogni pochi mesi.
Poco dopo si è riferito che Guantánamo è riuscita anch'essa a integrarsi nel sistema.
La notizia è stata riportata solo un'ora dopo che il microsistema elettrico della provincia di Granma è collassato per la seconda volta da quando il paese è entrato in un black-out generale iniziato mercoledì mattina.
Questo giovedì, l'Unione Elettrica (UNE) ha dettagliato quanto accaduto a Granma, dove è stato avviato un microsistema ibrido di generazione, guidato da attrezzature a Manzanillo, Bayamo e Niquero, insieme all'inserimento di inverter solari nei parchi fotovoltaici locali.
Il direttore tecnico dell'Empresa Eléctrica provinciale, Osvany Núñez Peña, ha precisato che, in un certo momento, si è riusciti a fornire 27 MW, destinati a rifornire gli ospedali e garantire il pompaggio dell'acqua verso Bayamo e Manzanillo.
Tuttavia, la apparente stabilità è stata effimera: alle 16:58 di mercoledì, il sistema fotovoltaico si è disconnesso a causa di perturbazioni, lasciando nuovamente il territorio al buio.
Il ripristino parziale ha impiegato più di mezz'ora ed è nuovamente dipendente da impianti a diesel, con gravi limitazioni di combustibile. Nella mattina presto, Granma è riuscita a fornire solo tra 11 e 16 megawatt, un numero insufficiente per una provincia di quasi 800.000 abitanti.
Núñez Peña ha avvertito che i microsistemi non sono robusti e che qualsiasi perturbazione può provocare la loro disconnessione.
La riconnessione parziale di Artemisa e Granma avviene poco dopo che Santiago de Cuba ha ripristinato il servizio, dopo più di 24 ore al buio.
In quel caso, l'annuncio ufficiale è stato tanto scarno quanto trionfalistico, anche se gli stessi media statali hanno dovuto ammettere che "persiste il deficit di capacità di generazione" e che solo alcuni circuiti erano stati ripristinati.
Lo certo è che Cuba ha iniziato a generare questo giovedì alle 6:00 unicamente 1.000 MW, quando la domanda reale supera di gran lunga i 3.000.
Intere province continuavano a essere completamente al buio, e i blackout intermittenti erano la norma anche nei territori "riconnessi".
Questo è già il quinto blackout nazionale in meno di un anno e il secondo del 2025, un record che illustra l'incapacità del governo di garantire un servizio elettrico stabile.
Dal 2024, la Guiteras è collassata in diverse occasioni, a cui si aggiungono guasti nelle sottostazioni, nelle linee di trasmissione e l'impatto di fenomeni naturali come l'uragano Rafael.
Nonostante i discorsi ufficiali che celebrano la riconnessione delle province, la realtà è che il paese continua a essere immerso nell'incertezza.
L'infrastruttura energetica obsoleta, la mancanza di investimenti reali e la dipendenza da soluzioni improvvisate condannano milioni di cubani a vivere tra interruzioni di corrente e promesse non mantenute.
Domande frequenti sul blackout massivo a Cuba
Cosa ha causato il blackout massivo a Cuba nel settembre del 2025?
Il blackout massivo è stato provocato dall'improvvisa disattivazione della centrale termoelettrica Antonio Guiteras, a Matanzas, lasciando tutta l'isola senza elettricità. Il guasto in questa centrale, che è la più grande del paese, ha portato al collasso del Sistema Elettrico Nazionale (SEN), evidenziando la fragilità del sistema energetico cubano.
Come si sta cercando di risolvere la crisi energetica a Cuba?
Il governo cubano ha implementato "microsistemi" elettrici per cercare di ripristinare il servizio in aree critiche, come ospedali e centri di distribuzione dell'acqua. Tuttavia, queste soluzioni sono rimedi temporanei che non affrontano la radice del problema, che è l'obsolescenza e la mancanza di investimento nell'infrastruttura energetica del paese.
Perché le interruzioni di corrente sono frequenti a Cuba?
La frequenza delle interruzioni di corrente a Cuba è dovuta all'infrastruttura energetica obsoleta e mal mantenuta. Il paese dipende da centrali termoelettriche vecchie che falliscono regolarmente e da un sistema di generazione distribuita che non riesce a soddisfare la domanda nazionale. La mancanza di investimenti e di una pianificazione adeguata ha aggravato la situazione.
Qual è l'attuale capacità di generazione elettrica a Cuba?
Attualmente, Cuba genera circa 1.000 megawatt, molto al di sotto della domanda reale che supera i 3.000 megawatt. Questo ha portato a interruzioni massicce e prolungate dell'elettricità, influenzando gravemente la popolazione e i servizi essenziali.
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