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Cinque dirigenti dell'Impresa di Forniture Agroalimentari di Sancti Spíritus sono stati sanzionati per reati di negligenza e malversazione che hanno provocato perdite superiori a 97 milioni di pesos; dopo lo scandalo, familiari e amici di una delle principali accusate sono intervenuti in sua difesa sui social media.
Secondo quanto riportato dal giornale indipendente 14yMedio, sulla base di commenti lasciati da familiari sui social media di questo mezzo, la figlia della direttrice dell'ente — identificata con le iniziali D.S. e condannata a 20 anni di prigione — ha affermato che sua madre è stata vittima di un'ingiustizia, poiché per diversi mesi è stata malata di epatite reattiva e non ha potuto svolgere le sue funzioni.
In quel periodo, disse, si sono realizzati vendite nell'azienda “alle loro spalle” a un presunto rappresentante di un progetto locale che si è rivelato essere un truffatore.
L'uomo ha acquisito merci e poi ha abbandonato il paese senza pagare. “Sono stati giudicati per malversazione senza aver preso alcun denaro, hanno solo venduto a un tipo che non ha mai pagato e se n'è andato dal paese. Ora mi chiedo: è etico demoralizzare in questo modo un essere umano senza sapere bene cosa è successo?”, ha scritto la figlia, secondo quanto riportato da 14yMedio.
Altri conoscenti hanno corroborato questa versione, affermando di essere stati testimoni della malattia della funzionaria e qualificandola come una “grande donna che ha sempre difeso la rivoluzione”.
Un'amica della famiglia ha criticato il fatto che, mentre si condannano severamente persone come D.S., “a coloro che ci hanno costretti a rubare e a inventare per sopravvivere in quel paese maledetto rendiamo omaggio e li lasciamo continuare impunemente”.
En i social media, lo scambiarsi è diventato controverso: mentre alcuni chiedevano pene più severe, familiari e conoscenti difesero l'accusata, insistendo che ciò che è accaduto fosse una truffa e non un atto di malversazione.
La difesa ha promesso di portare il caso “fino a dove si deve arrivare” affinché venga riconosciuta quella che considerano la vera verità.
Il caso: perdite di oltre 97 milioni di pesos
Durante le udienze svoltesi il 22 e 23 agosto nella Sala Penale del Tribunale Provinciale Popolare di Sancti Spíritus sono emersi fatti accaduti tra il 2023 e il 2024 che hanno coinvolto sia negligenza nella gestione delle risorse che contratti irregolari con attori esterni, causando danni milionari all'azienda.
Uno dei episodi più notevoli è stato collegato al frigorifero di prodotti carnei destinato all'alimentazione interna dei lavoratori, situato nel magazzino delle forniture della UEB Commercializadora e Servizi.
In due occasioni, la camera ha subito guasti meccanici che hanno impedito di mantenere la refrigerazione necessaria. Nonostante conoscessero la gravità del problema, i dirigenti non hanno implementato alternative efficaci per salvare grandi quantità di salame, sardine, hamburger, carne macinata di manzo e di maiale, così come minuti di pesce.
Il caso di maggiore peso economico è stato legato alle operazioni con il presunto lavoratore autonomo, truffatore, che si è presentato come rappresentante di un Progetto di Sviluppo Locale.
Purtroppo, nonostante la norma che richiede il pagamento immediato delle merci, i funzionari gli hanno consegnato più volte forniture senza alcun pagamento, confidando che attraverso queste operazioni avrebbero potuto migliorare i redditi dell'ente e garantire il pagamento ai lavoratori.
L'individuo si è appropriato di prodotti per oltre 94 milioni di pesos e ha lasciato il paese, rendendo impossibile recuperare il denaro.
Le sanzioni inflitte sono state esemplari: l'ex direttrice generale, che ha ricoperto l'incarico fino ad aprile 2024, ha ricevuto 20 anni di privazione della libertà; il direttore della UEB Commercializadora è stato condannato a 18 anni; il direttore commerciale, a 16; e il consulente legale, a 10.
L'ex direttore generale, che è stato in carica nel 2023, è stato condannato a due anni e sei mesi di privazione della libertà, sostituita da lavoro correttivo con internamento.
Domande frequenti sul caso di malversazione a Sancti Spíritus
Quali reati vengono imputati ai dirigenti dell'Impresa di Forniture Agropecuarie di Sancti Spíritus?
Ai dirigenti vengono contestati reati di negligenza e malversazione che hanno causato perdite superiori a 97 milioni di pesos. Questi reati derivano dalla mancanza di controllo e da contratti irregolari con attori esterni, il che ha generato un danno economico significativo all'azienda statale.
Qual è stato il ruolo dell'ex direttrice D.S. nel caso di malversazione?
La ex direttrice, identificata come D.S., è stata condannata a 20 anni di prigione. La sua famiglia sostiene che durante il periodo in questione era malata e non poteva esercitare le sue funzioni, motivo per cui le vendite fraudolente sono state effettuate alle sue spalle da un truffatore che poi ha abbandonato il paese senza pagare.
Quali misure legali sono state adottate contro i coinvolti nel caso di Sancti Spíritus?
Le sanzioni imposte sono state esemplari: l'ex direttrice generale ha ricevuto 20 anni di prigione, il direttore della UEB Commercializadora 18 anni, il direttore commerciale 16 e l'assessore legale 10. Inoltre, sono state imposte misure accessorie come il divieto di uscire dal paese e l'obbligo di risarcire le perdite causate all'azienda.
Come hanno reagito i familiari e gli amici di D.S. di fronte alla condanna?
I familiari e gli amici di D.S. hanno espresso la loro difesa sui social media, sostenendo che la condanna è un'ingiustizia e che D.S. è stato vittima di una truffa, e non di malversazione. Hanno promesso di portare il caso a istanze superiori affinché venga riconosciuta quella che considerano la vera verità.
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