Yordenis Ugás accende il dibattito: dove si vive meglio, in Europa o negli Stati Uniti?

Yordenis Ugás ha invitato a un dibattito sui social riguardo alla qualità della vita in Europa rispetto agli Stati Uniti. I cubani hanno condiviso esperienze sulla tranquillità europea e sulle opportunità economiche negli Stati Uniti, riflettendo i dilemmi migratori.

Yordenis Ugás nella sua direttaFoto © Captura di video Instagram / yordenis_ugas

Il pugile cubano Yordenis Ugás ha scatenato un acceso dibattito sui social media dopo aver condiviso una riflessione sulle differenze tra la vita in Europa e negli Stati Uniti.

In un post pubblicato sul suo account di Instagram, l'ex campione del mondo ha scritto: “In Europa si lavora per vivere. Negli Stati Uniti si vive per lavorare”.

Sebbene abbia chiarito che le sue parole non descrivono la sua situazione personale, poiché sin da sei anni ha sopportato la pressione di essere il migliore nel pugilato, Ugás ha spiegato che la sua intenzione era avviare uno scambio di idee.

“Io amo l'America e che Dio benedica l'America. Non c'è altro paese nella storia che abbia dato così tanto potere e prosperità alla comunità cubana come questo. Ma credo che in Europa molte persone vivano più tranquille. In ogni caso, la felicità è personale. Dammi la tua opinione e discutiamola,” scrisse il pugile.

Il suo post ha accumulato decine di commenti da parte di follower che hanno condiviso esperienze da diversi paesi. Alcuni hanno concordato sul fatto che in Europa la vita è più rilassata, con maggiore spazio per il tempo libero e meno incentrata sul consumo.

Una utente residente in Spagna ha affermato: “Qui spendi quello che hai, e anche quando non hai non resti a casa. Ci sono concerti gratuiti, mostre, teatri a prezzi accessibili. Insomma, questa è vita”. Un altro cubano in Italia ha aggiunto che la tranquillità e il tempo libero sono maggiori nel Vecchio Continente, anche se i redditi tendono a essere più bassi rispetto agli Stati Uniti.

Altri hanno difeso lo stile di vita americano, sottolineando le opportunità di progresso e il dinamismo economico. “In Europa non si avanza, gli Stati Uniti sono per chi vuole progredire… ognuno fa la propria scelta, io amo gli USA”, ha scritto un sostenitore.

Un utente a Miami ha commentato: “Qui negli Stati Uniti, più lavori, più guadagni, e questo ti dà la possibilità di crescere. La mia vita dipende dal mio impegno e questo mi piace”.

Le differenze culturali ed economiche sono state anch'esse sottolineate. Diversi internauti hanno evidenziato che i paesi mediterranei risultano più affini per i cubani, mentre nel nord Europa, sebbene gli stipendi siano elevati, il clima e la distanza culturale pongono delle barriere.

Altri, invece, hanno evidenziato i vantaggi lavorativi degli Stati Uniti, come le assicurazioni sanitarie, i giorni festivi retribuiti e maggiori guadagni rispetto all'Europa.

L'incontro ha messo in evidenza come l'esperienza migratoria influenzi la percezione della qualità della vita. Per alcuni, la tranquillità europea rappresenta la chiave della felicità; per altri, la competitività e le opportunità negli Stati Uniti giustificano il sacrificio.

Ugás, da parte sua, ha chiarito che non intendeva fornire risposte definitive, ma piuttosto invitare a un dibattito che coinvolge da vicino migliaia di cubani sparsi tra i due continenti.

Un dibattito ricorrente tra cubani

La riflessione di Ugás si inserisce in una discussione che non è nuova tra i cubani dentro e fuori dall'Isola: è migliore la qualità della vita in Europa o negli Stati Uniti?

Negli ultimi mesi, questo dibattito ha guadagnato forza di fronte all'aumento dei cubanoamericani che stanno considerando di trasferirsi nel Vecchio Continente, in particolare in Spagna e Italia.

In maggio, CiberCuba ha raccolto testimonianze di cubani in Spagna che rispondevano a coloro che criticavano la vita in Europa dagli Stati Uniti, mettendo in evidenza i vantaggi di uno stile di vita più tranquillo e con meno pressioni di consumo.

A ciò si aggiungono i casi di cubanoamericani che cercano di ottenere la cittadinanza spagnola come via per garantire mobilità e stabilità in un contesto politico incerto negli Stati Uniti, contrassegnato dalle politiche di Donald Trump nei confronti degli immigrati.

No mancano i testimonianze di migranti che hanno confrontato pubblicamente entrambe le esperienze. Una cubana residente in Italia ha criticato lo stile di vita statunitense e ha difeso la tranquillità europea, mentre dalla Spagna e da altri paesi si moltiplicano le riflessioni sulle differenze tra “vivere per lavorare” e “lavorare per vivere”.

Il fenomeno è stato rilevato anche a Miami, dove parte della comunità latina comincia a guardare verso la Spagna come un possibile destino migratorio, spinta sia da motivi economici che dall'incertezza politica negli Stati Uniti.

In questo contesto, le parole di Ugás fungono da catalizzatore che riaccende un dibattito con profonde radici nella diaspora cubana e che riflette, in ultima istanza, le tensioni tra le aspirazioni di progresso economico e la ricerca di una vita più equilibrata.

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Redazione di CiberCuba

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