Il regime cubano insiste nel trasformare il paese in un centro logistico per le merci dell'Unione Economica Euroasiatica

Cuba cerca di diventare un centro logistico chiave per l'Unione Economica Euroasiatica, offrendo infrastrutture moderne nella ZEDM. Tuttavia, sorgono dubbi sul suo impatto reale sull'economia locale.

Quest'anno è prevista la quarta commissione congiunta tra L'Avana e l'Unione Economica EuroasiaticaFoto © Presidenza Cuba/Cubadebate

Il primo ministro Manuel Marrero Cruz ha assicurato di fronte al Consiglio Intergovernativo Economico Euroasiatico che il governo cubano mantiene la “ferma decisione” di consolidarsi come centro logistico per le merci dell'Unione Economica Euroasiatica (UEE), con l'intento di distribuire prodotti verso l'America Latina e i Caraibi.

La proposta include studi che, secondo il funzionario, dimostrerebbero benefici reciproci in termini di prezzi più competitivi e operazioni più rapide, oltre a promuovere a Cuba una capacità industriale per lavorare materie prime euroasiatiche e trasformarle in beni a maggiore valore aggiunto.

Al intervenire in modo telematico nel Consiglio Intergovernativo Economico Euroasiatico, Marrero ha insistito che settori come la metalmeccanica, la chimica, i fertilizzanti, la produzione alimentare, i trasporti, l'energia, la salute e la biotecnologia sarebbero quelli più avvantaggiati.

In questo contesto, ha annunciato la creazione di un comitato bilaterale di logistica tra la Camera di Commercio di Cuba e il Consiglio Imprenditoriale della UEE.

Inoltre, ha anticipato che quest'anno si svolgerà la quarta commissione congiunta tra L'Avana e l'Unione Economica Euroasiatica, dove si prevede di approvare un piano di collaborazione 2025-2030 in materia di commercio, investimenti e cooperazione.

Il funzionario ha anche invitato le aziende del blocco a partecipare alla prossima Fiera Internazionale dell'Avana, dal 24 al 29 novembre.

Nel suo discorso, il capo del Governo cubano ha rinnovato la responsabilità dell'embargo statunitense per la crisi economica, definendolo il “principale ostacolo” allo sviluppo del paese, e ha ringraziato gli stati dell'UEE per il supporto alla richiesta di eliminare quelle sanzioni.

Marrero ha mostrato a Cuba come un partner disposto a "costruire ponti", ma nei fatti rafforza la sua dipendenza da alleanze politiche ed economiche esterne, senza presentare un piano chiaro per risolvere la grave situazione interna che affronta l'isola.

A fine giugno, il governante cubano Miguel Díaz-Canel ha proposto di creare un centro logistico a Cuba per distribuire merci dai paesi membri della UEE verso l'America Latina e i Caraibi.

Durante la sessione plenaria del IV Forum Economico Euroasiatico, tenutasi a Minsk, Bielorussia, il 26 e 27 giugno, Díaz-Canel ha suggerito di sfruttare le potenzialità di una zona economica speciale a ovest dell'Avana come base per questo progetto.

A questo proposito, ha affermato che la capitale cubana potrebbe diventare un punto di connessione per il transito di beni tra l'Eurasia e l'America Latina.

Como parte della visita del governante cubano in Bielorussia, è emerso che una fabbrica di trattori ha promesso di fornire almeno 50 unità di macchinari agricoli a Cuba entro la fine del 2025, in mezzo alla grave crisi economica che sta attraversando l'isola e alle difficoltà del settore agricolo per garantire alimenti di base.

La UEE è composta da Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e Russia. Insieme all'Uzbekistan, Cuba partecipa come stato osservatore dal 11 dicembre 2020.

Anche alla fine di giugno è emerso che Russia e Cuba stanno avanzando in una nuova alleanza strategica per creare un centro logistico congiunto nella Zona Speciale di Sviluppo di Mariel (ZEDM), situata a 45 chilometri a ovest dell'Avana.

L'enclave che potrebbe collocare l'isola al centro del commercio russo con l'America Latina, ma che solleva anche interrogativi su sovranità, dipendenza e benefici reali per la popolazione cubana.

L'annuncio è stato confermato da media ufficiali russi dopo il Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (SPIEF 2025).

Secondo Tatyana Mashkova, presidente del Comitato Nazionale di Cooperazione Economica della Russia con l'America Latina, entrambe le parti stanno già lavorando "in parallelo" per stabilire questo centro nel porto a acqua profonda più importante di Cuba.

La ZEDM, situata strategicamente all'ingresso del Golfo del Messico, dispone già di un'infrastruttura moderna: terminal per container, zona di libero scambio e collegamento ferroviario. Inoltre, offre esenzioni fiscali che hanno attratto diverse aziende russe, anche in mezzo all'embargo statunitense.

L'intenzione dichiarata del progetto è di snellire i flussi commerciali tra Mosca e l'America Latina, utilizzando Cuba come ponte regionale. Mashkova ha anticipato che si stanno esplorando anche vie per migliorare la cooperazione finanziaria, con il sostegno del Centro Russo per l'Esportazione, il che potrebbe ridurre le barriere logistiche e facilitare le operazioni bilaterali.

Inoltre, il governo cubano ha offerto 50 ettari all'interno della ZEDM per la creazione di un parco industriale destinato alla UEE. Il terreno sarebbe affittato per 50 anni, con possibilità di proroga.

Il progetto nella ZEDM viene presentato come motore di sviluppo, ma per la maggior parte dei cubani il vero interrogativo è se lascerà qualcosa di più dei discorsi ufficiali: posti di lavoro mal retribuiti, prezzi inaccessibili e promesse vuote.

Cresce inoltre l'allerta per il crescente peso della Russia nell'economia e nella politica dell'isola, il che rafforza la dipendenza esterna di un regime con sempre meno sostegni finanziari e senza risposte alla crisi interna.

Domande frequenti sull'intento di Cuba di diventare un centro logistico per l'UEE

Qual è l'intenzione di Cuba nel voler diventare un centro logistico per l'UEE?

La intenzione di Cuba è quella di consolidarsi come centro logistico per le merci dell'Unione Economica Euroasiatica (UEE) con l'obiettivo di distribuire prodotti verso l'America Latina e i Caraibi. Questo si presenta come un'opportunità per semplificare i flussi commerciali e promuovere investimenti sull'isola.

Quali settori trarrebbero maggiori benefici dalla creazione di un centro logistico a Cuba?

Secondo il primo ministro Manuel Marrero Cruz, i settori più avvantaggiati sarebbero la metallurgia, la chimica, i fertilizzanti, la produzione di alimenti, il trasporto, l'energia, la salute e la biotecnologia. Questi settori potrebbero sperimentare migliorie nei prezzi e operazioni più rapide.

Quali critiche sta affrontando il governo cubano riguardo a questo progetto di centro logistico?

Il governo cubano affronta critiche per la sua dipendenza da alleanze politiche ed economiche esterne, senza mostrare un piano chiaro per risolvere la grave situazione interna dell'isola. La popolazione si chiede se questi accordi si tradurranno in benefici reali come posti di lavoro dignitosi e prezzi accessibili.

Come influisce l'embargo statunitense sui piani del governo cubano?

Il governo cubano considera l'embargo statunitense come il "principale ostacolo" per lo sviluppo del paese. Questa situazione complica le transazioni finanziarie e aumenta i costi logistici, influenzando i piani di Cuba per sviluppare la sua economia.

Quali implicazioni ha il progetto logistico nella Zona Speciale di Sviluppo Mariel?

Il progetto nella Zona Speciale di Sviluppo di Mariel mira ad accelerare i flussi commerciali tra la Russia e l'America Latina, utilizzando Cuba come ponte regionale. Tuttavia, solleva interrogativi sulla sovranità e sulla dipendenza del paese verso alleati esterni come la Russia.

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Redazione di CiberCuba

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