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Il regime cubano, tramite la Capitaneria del Porto di Santiago di Cuba, ha annunciato la confisca provvisoria di un'imbarcazione trovata lo scorso 7 giugno di fronte al villaggio di Uvero, comune di Guamá, nella provincia di Santiago di Cuba.
Il ritrovamento, comunicato attraverso il sito ufficiale Granma, è stato effettuato conformemente all'articolo 214, comma c), del Decreto N. 317, Regolamento della Legge N. 115 "Sulla Navigazione Marittima, Fluviale e Lacustre".
La imbarcazione in questione è di tipo Zodiac, con scafo in gomma e plastica, di colore bianco e rosso, con una lunghezza di 2,40 metri, larghezza di 1,40 metri e pescaggio di 0,40 metri.
Además, è dotata di un motore fuoribordo marca Mercury, di 6.0 HP, con numero di serie 02134266. Sulla murata del lato sinistro si può leggere l'identificatore "AXE-F82731".
Le autorità hanno esortato tutte le persone fisiche o giuridiche che desiderano rivendicare diritti sull'imbarcazione a presentarsi presso la Capitaneria del Porto di Santiago di Cuba, situata in Avenida Jesús Menéndez, La Alameda, entro un termine di trenta giorni naturali a partire dalla pubblicazione di questo avviso.
Gli interessati dovranno presentare la documentazione che attesti legalmente la loro proprietà o possesso del bene rinvenuto.
La confisca delle imbarcazioni trovate nelle acque cubane è in linea con la normativa vigente che mira a garantire la sicurezza e la sovranità nel territorio marittimo dell'isola, assicura il regime di La Habana.
Le Troppe Guardafronteras, sotto il Ministero dell'Interno, sono responsabili della rilevazione, gestione e dismissione di queste imbarcazioni.
Le autorità cubane credono che queste navi siano spesso utilizzate da migranti che cercano di raggiungere il sud della Florida, effettuando trasbordi in alta mare.
Anche alcune imbarcazioni sarebbero appartenute a trafficanti di droga della regione che tendono ad abbandonare barche e motoscafi alla deriva, in circostanze di fuga dopo essere stati rilevati dalle autorità.
A giugno, il MININT ha informato di due imbarcazioni trovate nella provincia di Matanzas che sono state confiscate.
Nel mese di maggio, la Direzione delle Truppe Guardafronteras ha comunicato che il 26 aprile è stata trovata una moto d'acqua senza nome, di colore nero e giallo, con numero FL3058TC, nella zona di Quebrado el Real, nel comune di Nuevitas, provincia di Camagüey.
Domande Frequenti sulla Confisca di Imbarcazioni a Cuba
Perché il governo cubano confiscare imbarcazioni nelle sue coste?
Il governo cubano giustifica la confisca delle imbarcazioni trovate nelle sue acque come una misura per garantire la sicurezza e la sovranità del suo territorio marittimo. Le autorità ritengono che queste imbarcazioni siano spesso utilizzate da migranti che tentano di raggiungere la Florida meridionale o da trafficanti di droga che operano nella regione.
Qual è la procedura per la confisca delle navi a Cuba?
Il procedimento per la confisca delle imbarcazioni a Cuba è regolato dal Decreto n. 317, Regolamento della Legge n. 115 "Della Navigazione Marittima, Fluviale e Lacustre". Le Troppe Guardafronteras, sotto il Ministero dell'Interno, sono responsabili della rilevazione, gestione e disposizione di queste imbarcazioni. I proprietari possono rivendicare i loro diritti presentandosi presso la Capitaneria del Porto competente entro un termine stabilito.
Cosa devono fare i proprietari per recuperare un'imbarcazione confiscata a Cuba?
I proprietari che desiderano reclamare un'imbarcazione confiscata devono presentarsi presso la Capitaneria del Porto competente, entro un termine di 30 giorni naturali dalla pubblicazione ufficiale del ritrovamento. Devono presentare la documentazione che attesti legalmente la loro proprietà o possesso del bene rinvenuto.
Quali sono le conseguenze del traffico di droga e della migrazione illegale a Cuba?
Le conseguenze del traffico di droga e della migrazione illegale a Cuba sono severe. Le autorità cubane hanno aumentato la severità delle pene per i reati legati alla droga, potendo arrivare a imporre pene di fino a 30 anni di prigione, ergastolo o anche la pena di morte nei casi più gravi. Per quanto riguarda la migrazione illegale, le imbarcazioni utilizzate vengono confiscate e si indaga su eventuali legami con attività illecite.
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