Il centro comunitario piange la sua giovane artista e i suoi genitori dopo il crollo a L'Avana

Il crollo di un edificio a La Habana Vieja ha causato la morte di Alejandra Cotilla e dei suoi genitori, membri del Centro Loyola Reina. La tragedia evidenzia la precarietà abitativa a Cuba.

Alejandra Cotilla in una lezione di disegnoFoto © Facebook/Centro Loyola Reina

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El Centro Loyola Reina si è vestito di lutto questo weekend confermando che tra le vittime del crollo avvenuto nella notte del 12 luglio in un edificio di Calle Monte 722, nella Habana Vieja, si trovava una delle sue alunne: Alejandra Cotilla, una bambina di appena sette anni con un talento straordinario per le arti plastiche, insieme a sua madre e suo padre, anch'essi membri attivi di quella comunità educativa e spirituale.

La tragedia ha colpito un'intera famiglia e ha lasciato un segno indelebile in coloro che hanno condiviso con loro vita, fede e speranza. In un messaggio carico di emozione pubblicato sui loro social, il Centro Loyola ha ricordato Alejandra come “la più piccola del nostro Laboratorio di Disegno”, nota per la sua creatività, gioia e vocazione artistica. La sua permanenza nel centro è stata breve, ma ha segnato profondamente insegnanti e compagni, che oggi la piangono insieme ai suoi genitori.

Captura de Facebook/Centro Loyola Reina

“Sempre presente e attenta, era un esempio di gentilezza e impegno nella formazione di sua figlia”, ha scritto l'istituzione riferendosi alla madre di Alejandra. “Il suo sorriso sarà un'ispirazione per tutti”.

Una tragedia evitabile

Il crollo dell'immobile, situato tra Rastro e Carmen, non è stata una sorpresa per i vicini del quartiere. Come in molte zone dell'Avana Vieja e Centro Habana, gli edifici in rovina, le infiltrazioni e le strutture indebolite fanno parte del paesaggio quotidiano. In questa occasione, il costo è stata la vita di un'intera famiglia.

Captura de Facebook/Peter Kindelán

Las autoridades del Gobierno y el Partido, junto a vecinos y brigadas de rescate del Cuerpo de Bomberos y la Policía Nacional Revolucionaria (PNR), trabajaron durante horas para acceder al interior del edificio, donde sabían que había tres personas atrapadas. Sus esfuerzos llegaron tarde. Ninguno sobrevivió.

Aunque en un primer momento las fuentes oficialistas no divulgaron los nombres de los fallecidos, el Centro Loyola Reina hizo pública la identidad de los tres miembros de su comunidad, poniendo rostro a una tragedia que, por su frecuencia, ha dejado de ser noticia en la prensa estatal.

Alejandra con sua madre al Centro Loyola/Cattura da Facebook/Centro Loyola Reina

“Preghiamo affinché le strutture cambino.”

In its message, the Center called for collective awareness: “Preghiamo il Padre affinché cambino le strutture che costringono migliaia di cubani a mettere a rischio la propria vita vivendo in case in cattive condizioni”. Attraverso il dolore, il comunicato si è trasformato in una denuncia profonda: la precarietà abitativa come una bomba a orologeria che minaccia ogni giorno le famiglie cubane.

Il crollo di Monte 722 non è stato un incidente. È stato il risultato di decenni di degrado, disinvestimenti e abbandono istituzionale, in un paese dove sorgono hotel di lusso a poche strade da abitazioni che cadono a pezzi.

Cuba intera ha visto crescere l'infrastruttura turistica mentre il patrimonio abitativo invecchia senza rimedio. Migliaia vivono con la paura che il tetto possa crollare su di loro. Alejandra e i suoi genitori non sono stati vittime di una tempesta, né di un terremoto, ma di un sistema che continua a fallire negli aspetti più fondamentali: proteggere la vita umana.

Domande frequenti sul crollo a La Habana Vieja

Cosa è successo nel crollo di Monte 722 a L'Avana Vecchia?

Il crollo dell'edificio in Monte 722 ha portato alla tragica morte di tre persone, tra cui una bambina di sette anni di nome Alejandra Cotilla e i suoi genitori. La famiglia faceva parte della comunità del Centro Loyola Reina, che ha espresso il proprio dolore e ha chiesto un cambiamento nelle strutture che costringono i cubani a vivere in condizioni pericolose.

Perché si è verificato il crollo dell'edificio a L'Avana Vecchia?

Il crollo è stato conseguenza del deterioramento accumulato e della mancanza di manutenzione degli edifici nell'Avana Vecchia, un problema ricorrente in molte zone della città a causa della negligenza istituzionale e della priorità del regime nella costruzione di hotel invece di riparare le abitazioni.

Cosa ha fatto il governo cubano di fronte al problema dei crolli a L'Avana?

Il governo cubano è stato criticato per non affrontare in modo efficace il problema dei crolli. Sebbene siano state effettuate alcune interventi, gli investimenti si sono focalizzati principalmente sul turismo, trascurando l'urgente necessità di migliorare le condizioni abitative dei cittadini.

Come ha reagito la comunità di fronte alla tragedia del crollo?

La comunidad, especialmente el Centro Loyola Reina, ha expresado su profundo dolor y ha utilizado la tragedia para denunciar la precariedad habitacional en Cuba. Si è chiesto un cambiamento strutturale che garantisca la sicurezza delle abitazioni e prevenga future tragedie.

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Redazione di CiberCuba

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