Il regime cubano qualifica Rosa María Payá come mercenaria dopo la sua elezione a membro della CIDH

Rosa María Payá, attivista oppositrice al regime cubano, è stata eletta commissaria della CIDH. L'Avana l'ha definita "mercenaria", sostenendo pressioni da parte degli Stati Uniti e mettendo in dubbio la sua indipendenza.

Rosa María Payá e Bruno RodríguezFoto © Collage CiberCuba

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Il regime cubano ha attaccato l'attivista oppositrice Rosa María Payá, appellandola "mercenaria" dopo che è stata eletto come commissaria della Commissione Interamericana dei Diritti Umani (CIDH), un evento storico che segna la prima volta che una figura apertamente contraria al governo di La Habana accede a questo organo autonomo.

In un comunicato ufficiale, il Ministero degli Affari Esteri ha denunciato che l'elezione di Payá è stata spinta da una presunta "operazione" del segretario di Stato degli Stati Uniti, accusandolo di cercare di "trasformare un'eccezionale componente del suo stipendio" in un esperto imparziale in diritti umani.

La cancelleria ha affermato che l'attivista sarebbe stata eletta "per un margine ristretto" dopo pressioni politiche e ricatti di bilancio ai governi della regione.

La reazione del governo cubano ha incluso anche critiche alla CIDH e all'OEA, istituzioni che, secondo il regime, mancano di legittimità e autorità sulla sovranità cubana.

Il comunicato del MINREX ha messo in discussione l'indipendenza di Payá, e di un centro di studi affine al governo, che hanno evidenziato il suo "limitato conoscenza" del diritto internazionale e un presunto "disprezzo per i diritti umani".

Il cancelliere cubano, Bruno Rodríguez Parrilla, ha anche messo in dubbio la legittimità della combattente e ha denunciato che l'OEA ha "imposto" nella CIDH una persona che difende "politiche di coercizione" universalmente respinte e che la sua attività politica mette in discussione l'apparente indipendenza dell'organismo.

Rosa María Payá, figlia del defunto dissidente Oswaldo Payá, è stata eletta questo 27 giugno nell'Assemblea Generale dell'OEA come la prima figura apertamente oppositrice al regime cubano a occupare un seggio nella CIDH.

L'attivista, fondatrice dell'iniziativa Cuba Decide, ha ringraziato per la sua nomina attraverso i social media, affermando di sentirsi "profondamente onorata" per la fiducia riposta in lei dagli Stati dell'emisfero.

Rosa María è stata una voce critica costante contro le violazioni dei diritti umani a Cuba e ha sostenuto una transizione pacifica verso la democrazia. La sua nomina rappresenta una rivendicazione per molti esuli e attivisti cubani.

La scelta è stata celebrata da legislatori e attivisti dell'esilio cubano, che hanno visto in questo fatto una reivindicazione storica e un passo rilevante per mettere in luce la repressione sull'isola da parte di istanze internazionali.

Domande frequenti sulla scelta di Rosa María Payá nella CIDH e il suo impatto a Cuba

Perché il regime cubano ha definito "mercenaria" Rosa María Payá dopo la sua elezione nella CIDH?

Il regime cubano ha definito Rosa María Payá "mercenaria" dopo la sua elezione nella CIDH perché vede la sua nomina come un'imposizione degli Stati Uniti e una minaccia alla sua sovranità. L'accusa mira a delegittimare il suo incarico associandola a interessi stranieri e a presunti pressioni politiche esercitate dagli Stati Uniti.

Cosa significa la scelta di Rosa María Payá per la Commissione Interamericana dei Diritti Umani?

La scelta di Rosa María Payá come membro della CIDH è un fatto storico e un punto di svolta nella rappresentanza all'interno dell'organismo, poiché è la prima figura apertamente oppositrice al regime cubano a occupare un seggio in questa commissione. La sua nomina è vista come un sostegno all'opposizione cubana e un impegno nei confronti dei principi democratici nella regione.

Qual è stato il ruolo di Rosa María Payá nella difesa dei diritti umani a Cuba?

Rosa María Payá è stata una delle voci più visibili della dissidenza cubana a livello internazionale. È fondatrice dell'iniziativa Cuba Decide, che promuove un plebiscito vincolante affinché i cubani possano scegliere il proprio futuro politico in modo libero e democratico. Il suo attivismo si concentra nel denunciare le violazioni dei diritti umani nell'isola e nel sostenere una transizione pacifica verso la democrazia.

Come ha reagito il governo cubano alle critiche della CIDH sui diritti umani?

Il governo cubano ha squalificato la CIDH, considerandola priva di legittimità e autorità sulla sovranità cubana. Le critiche fanno parte di una difesa del regime di fronte ai rapporti che documentano le violazioni dei diritti umani sull'isola, mantenendo la sua posizione secondo cui le sanzioni esterne sono le responsabili dei problemi interni.

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Redazione di CiberCuba

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