Diciotto persone sono state condannate a pene da 4 a 8 anni di carcere per il loro coinvolgimento nei violenti degli alterchi avvenuti lo scorso anno nei pressi del Parco Tecnologico Finca de los Monos, all'Avana, come riportato giovedì dal Tribunale Provinciale Popolare della capitale.
Un accusato ha ricevuto 3 anni di lavoro correttivo senza internamento, a causa del suo stato di salute mentale, e un altro è stato condannato a 7 anni sempre senza internamento, in considerazione della sua condotta ritenuta positiva prima e dopo i fatti, ha sottolineato la nota ufficiale diffusa dal Sistema Informativo della Televisione Cubana.
Durante il processo, svolto in due giornate, sono state presentate prove documentali, testimonianze e perizie, oltre alle dichiarazioni degli accusati e agli argomenti finali della Procura e della Difesa.
Il tribunale ha ritenuto che i fatti costituissero reati di disordini pubblici e possesso illegale di armi o esplosivi, e ha sostenuto che gli accusati hanno agito con l'intenzione di danneggiare l'integrità fisica di altre persone e generare timore tra la popolazione presente all'evento, dove c'era un'alta concentrazione di minorenni.
Le autorità hanno sottolineato che le pene sono state inflitte tenendo conto dell'età degli accusati e del livello di partecipazione individuale nei fatti.
Durante l'udienza, la Procura ha informato che le indagini su altri possibili coinvolti rimangono archiviate temporaneamente, il che consente di riattivarle se emergono nuovi elementi probatori.
La sentenza non è ancora definitiva e le parti hanno il diritto di presentare ricorso per cassazione presso il Tribunale Supremo Popolare non appena venga notificata la decisione per iscritto.
Nel comunicato si affermava che comportamenti come questi “non corrispondono ai valori e principi della nazione”, e che sebbene il sistema punti sull’istruzione e sulla reinserzione, ciò non implica impunità né assenza di una risposta legale severa.
Segundo quanto dettagliato dal portale ufficiale Cubadebate, il processo giudiziario è iniziato martedì scorso presso il Tribunale Provinciale Popolare dell'Avana, esattamente un anno dopo i disordini.
Nella sua accusa provvisoria, la Procura ha imputato i reati di disordini pubblici e possesso e detenzione illegale di armi o esplosivi.
In totale, sette accusati erano in detenzione preventiva all'inizio del processo, due affrontavano accuse per fatti legati a eventi successivi ai disordini, e undici si presentavano in libertà.
La stampa statale ha insistito sul fatto che il processo si sia svolto nel rispetto delle "garanzie e dei diritti processuali" degli imputati, in una narrativa che mira a proteggere l'immagine del sistema giudiziario cubano di fronte a possibili interrogativi sulla severità e sulle motivazioni delle condanne.
Cosa è successo durante i disordini alla Finca de los Monos?
I fatti per i quali sono stati condannati gli accusati sono avvenuti l'8 giugno 2024, durante un'attività culturale per adolescenti organizzata nei pressi della Finca de los Monos, nel municipio Cerro, L'Avana.
L'evento è stato promosso come parte del programma "Inizio dell'estate giovanile 2024", iniziativa di Klatus Creativo con il sostegno del governo municipale e con diffusione nella televisione statale, sebbene successivamente le autorità abbiano dichiarato che non era ufficialmente approvato.
Lo che doveva essere una giornata ricreativa si è trasformata in una rissa violenta tra gruppi di giovani, alcuni armati con machete e oggetti contundenti, generando caos, ferite e paura tra i presenti, molti dei quali erano minorenni.
Mentre i primi rapporti ufficiali parlavano di soli due feriti non gravi, video trapelati sui social hanno mostrato una scena molto più grave, con scontri massicci e disordini nella via pubblica.
più tardi, il portavoce del governo Humberto López ha riconosciuto che almeno sei persone sono rimaste ferite, sebbene fonti non verificate parlassero addirittura di decessi, circostanza che è stata smentita dalle autorità.
Archiviato in:
