Intellettuale cubana si pronuncia a favore degli studenti: “È l'ora di Cuba”

Esther Suárez Durán supporta gli studenti cubani che protestano contro ETECSA e denuncia il governo per utilizzare l'azienda per perpetuare disuguaglianze. Chiama la società a sostenere il movimento studentesco.

Università di L'AvanaFoto © Reti sociali

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La ricercatrice, critica teatrale e drammaturga Esther Suárez Durán ha alzato la voce in difesa degli studenti universitari che recentemente hanno denunciato ETECSA per aver approfondito le disuguaglianze sociali nell'isola.

In un post condiviso su social media, Suárez ha apertamente supportato le critiche giovanili e ha accusato il governo di utilizzare l'azienda statale per isolare i cittadini e perpetuare lo sfruttamento del popolo.

Captura di Facebook/Esther Suárez Durán

“La decisione non è stata di un'azienda (ETECSA), è una decisione governativa… continuare a sfruttare il nostro popolo”, ha denunciato l'intellettuale.

Los studenti universitari cubani si sono ribellati contro le nuove misure tariffarie di ETECSA, annunciate il 30 maggio scorso, esponendosi a pressioni e ricatti da parte della Sicurezza dello Stato e delle autorità universitarie, così come di alcuni professori. Nei loro reclami hanno accusato l'azienda statale di “legittimare la disuguaglianza sociale”, mentre si trovano costretti a resistere in condizioni precarie.

“È l'ora di Cuba”, scrisse Suárez, alla chiusura di un ampio comunicato in cui denuncia che la misura di ETECSA non è il risultato di una decisione aziendale, ma politica, e è motivata da due ragioni: isolare ulteriormente i cittadini e continuare a sfruttare il popolo cubano.

“Ridurci in miseria è il modo migliore per ridurci in schiavitù”, avverte la sceneggiatrice di radio e televisione, in una critica aperta al modello economico dipendente che il governo promuove, dove il controllo delle risorse limita le libertà.

Suárez ha ricordato il ruolo storico della Federazione Estudiantile Universitaria (FEU) e di altri movimenti giovanili che, in passato, sono riusciti a cambiare il corso della storia a Cuba. “Ogni volta che un settore si univa nella sua battaglia sociale e/o politica, il resto della società diventava temibile per il governo di turno”, sottolinea.

Con un tono diretto e senza compromessi, l'intellettuale ha lanciato un appello a genitori, amici, vicini e organizzazioni sociali a sostenere il movimento studentesco. “Abbiamo in abbondanza economisti e scienziati sociali dignitosi e ben definiti nelle loro proposte”, ha detto, enfatizzando l'esistenza di una società civile legittima che è stata storicamente ignorata dallo Stato.

Ha fatto riferimento anche all' Assemblea dei Cineasti Cubani, guidata dal noto regista Fernando Pérez e di cui è membro, come esempio di questo risveglio cittadino.

“Via via la paura. Via i parassiti”, concluse, riaffermando la sua scommessa su una Cuba che includa tutti e in cui predomini il bene collettivo: “una Patria con tutti e per il bene di tutti”.

In mezzo alla crescente tensione sociale, il gesto di Suárez Durán si aggiunge a quello di altri cittadini che, da diverse posizioni, stanno rompendo il muro del silenzio per difendere il diritto alla protesta, la libera espressione e il futuro dei giovani cubani.

Domande frequenti sul conflitto tra ETECSA e gli studenti cubani

Perché gli studenti universitari a Cuba stanno protestando contro ETECSA?

Gli studenti universitari stanno protestando contro ETECSA a causa dell'aumento delle tariffe internet, che considerano un "aumento di tariffe ingiustificato". Le nuove tariffe limitano le ricariche in moneta nazionale e obbligano a pagare in dollari, rendendo difficile l'accesso a internet per studiare, lavorare e comunicare. Questa situazione ha generato un'interruzione accademica e un ampio rifiuto sociale, poiché viene percepita come un approfondimento delle disuguaglianze sociali nell'isola.

Qual è la posizione dell'intellettuale Esther Suárez Durán su questa situazione?

Esther Suárez Durán ha espresso il suo supporto agli studenti e ha criticato il governo cubano, affermando che le misure di ETECSA non sono decisioni aziendali, ma politiche, con l'obiettivo di isolare i cittadini e perpetuare lo sfruttamento del popolo. Suárez ha fatto un appello alla società civile a sostenere gli studenti nella loro lotta per un accesso equo alle telecomunicazioni.

Quali azioni hanno intrapreso gli studenti universitari in risposta all'aumento delle tariffe di ETECSA?

Gli studenti universitari hanno organizzato uno sciopero accademico come forma di protesta pacifica contro le nuove tariffe di ETECSA. Inoltre, hanno emesso comunicati esigendo la revoca delle misure e le dimissioni del presidente della Federazione degli Studenti Universitari (FEU), Ricardo Rodríguez González, accusato di non rappresentare gli interessi degli studenti. Le proteste hanno ricevuto supporto da diverse facoltà e personalità accademiche, sia dentro che fuori Cuba.

Come ha reagito il governo cubano di fronte alle proteste studentesche?

Il governo cubano ha mantenuto una postura inflessibile di fronte alle manifestazioni studentesche, ribadendo la necessità delle misure tariffarie di ETECSA e accusando gli studenti di essere manipolati da nemici della Rivoluzione. Il presidente Miguel Díaz-Canel ha dichiarato che non ci sarà un passo indietro nell'aumento delle tariffe, sostenendo che è necessario per evitare un collasso tecnologico. Questa risposta è stata percepita come una criminalizzazione del dissenso e ha generato un maggiore malcontento tra gli studenti.

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Redazione di CiberCuba

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