Alina Bárbara López: Il governo è riuscito solo a trasferire il dissenso dallo spazio virtuale allo spazio reale

L'attivista ha sottolineato il civismo degli studenti e il loro sostegno alle mobilitazioni pacifiche. ETECSA, nonostante il malcontento sociale, non annullerà l'aumento delle tariffe, mentre le decisioni del regime dimostrano una disconnessione rispetto alle esigenze del popolo.

Alina Bárbara LópezFoto © Collage Facebook/Alina Bárbara López

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La intellettuale e attivista Alina Bárbara López Hernández ha nuovamente alzato la sua voce con forza di fronte al crescente malcontento sociale che vive Cuba, specialmente dopo l'implementazione dell'impopolare aumento delle tariffe di ETECSA.

In una riflessione pubblica condivisa su Facebook, l'essaista matancera sottolinea che il governo, invece di spegnere le proteste, è riuscito a “trasferire il dissenso dallo spazio virtuale allo spazio reale”.

Pubblicazione di Facebook/Alina Bárbara López Hernández

In riferimento allo sciopero studentesco universitario, López riconosce che la strategia dei giovani potrebbe non avere successo in termini formali, a causa di fattori come le pressioni della Sicurezza dello Stato, la complicità istituzionale di alcuni funzionari e professori, la cooptazione degli studenti, la paura delle famiglie e le difficoltà organizzative legate alla chiusura dell'anno scolastico.

Tuttavia, insiste sul fatto che la protesta è un dato di fatto: “Quello che hanno detto gli studenti lo abbiamo visto”, afferma, e aggiunge che la frattura del controllo all'interno delle università è ormai innegabile.

Dal digitale al presente

López mette anche in discussione l'approccio del presidente Miguel Díaz-Canel, che per mesi ha insistito sul fatto che il principale fronte di battaglia del governo fosse lo spazio digitale. Per l'intellettuale, quella scommessa “è stata ridotta in acqua e sale a causa dell'aumento delle tariffe”, che ha drasticamente rincarato l'accesso a internet e ha provocato una reazione sociale a livello fisico.

“Quello che ETECSA riuscirà a incassare con le sue tariffe leonine, dovrà spenderlo per la Controrazzo in carta per le citazioni, motociclette, benzina e stipendi degli agenti. Sarà una vera paradosso”, ironizza.

Un omaggio al civismo giovanile

L'attivista conclude il suo messaggio con un gesto di totale sostegno ai giovani mobilitati: “Gli studenti sanno che possono contare sul mio pieno supporto per il loro civismo e coraggio”. Annuncia inoltre che parteciperà alla manifestazione pacifica del prossimo 18 giugno, che definisce come un “omaggio a loro, i protagonisti di questo tempo”.

Non c'è ritorno in materia di aumento delle tariffe

Il giornalista Mario J. Pentón ha assicurato questo lunedì che una fonte interna di alto livello in ETECSA gli ha confermato che l'azienda non prevede di annullare l'aumento delle tariffe imposto di recente sui suoi principali servizi di telecomunicazione, inclusa la ricarica internazionale in dollari.

Pentón ha spiegato che la decisione, secondo la fonte citata, “è stata presa a livello nazionale”, il che significa che non si tratta di una semplice strategia commerciale, ma di una politica sostenuta dai più alti vertici del regime cubano, nonostante il rifiuto da parte dei cittadini e le recenti proteste nel settore universitario.

Come possibile misura di "compensazione", ETECSA starebbe preparando una flessibilizzazione del servizio Nauta Hogar, che offre connessione fissa a internet nelle abitazioni.

Tuttavia, questa alternativa funziona come un premio di consolazione senza un impatto reale, poiché la maggior parte delle famiglie cubane affronta blackout frequenti, manca di condizioni tecniche o non dispone dell'attrezzatura necessaria per sfruttare il servizio.

“È un altro palliativo per una realtà che sta crollando”, ha riassunto Pentón nel suo intervento, alludendo alla mancanza di sensibilità tra le decisioni dell'azienda statale e le reali necessità del popolo cubano.

Domande frequenti sulla crisi di ETECSA e le proteste a Cuba

Perché si sono intensificate le proteste studentesche a Cuba?

Le proteste studentesche a Cuba si sono intensificate a causa del "tarifazo" imposto da ETECSA, che ha drasticamente aumentato il costo dell'accesso a internet, limitando le ricariche in moneta nazionale e promuovendo pacchetti in dollari. Gli studenti considerano queste misure una punizione ulteriore in un contesto di crisi economica, dove il salario medio è appena sufficiente a coprire i costi di base, aggravando l'esclusione digitale e l'accesso all'istruzione.

Qual è stata la risposta del governo cubano di fronte al malcontento per l'aumento delle tariffe di ETECSA?

Il governo cubano, attraverso il presidente Miguel Díaz-Canel, ha difeso l'aumento delle tariffe di ETECSA sostenendo che sia necessario per mantenere l'infrastruttura tecnologica del paese. Il governo non prevede di annullare le misure, nonostante le proteste e le critiche, e ha offerto vaghe promesse di soluzioni future per i settori vulnerabili, senza dettagli concreti. La risposta ufficiale è stata definita tardiva ed evasiva, il che ha intensificato il malcontento sociale.

Quali alternative ha proposto ETECSA per mitigare l'impatto dell'aumento delle tariffe?

ETECSA ha menzionato la possibilità di rendere più flessibile il servizio Nauta Hogar come misura di "compensazione". Tuttavia, questa alternativa è vista come insufficiente e poco pratica, dato che la maggior parte delle famiglie cubane affronta problemi come blackout, mancanza di attrezzature adeguate e difficoltà tecniche che impediscono di sfruttare il servizio di internet fisso.

Qual è stata la reazione della Federazione Studentesca Universitaria (FEU) di fronte alle misure di ETECSA?

La reazione della FEU è stata ambivalente. Il presidente nazionale della FEU, Ricardo Rodríguez González, ha sostenuto le spiegazioni del regime, il che ha generato critiche e richieste di dimissioni da parte degli studenti, che considerano che non rappresenti i loro interessi. La FEU è stata accusata di allinearsi con il discorso ufficiale, anziché difendere le legittime richieste degli studenti.

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