In mezzo a una crisi energetica senza precedenti, l'ex spia cubana Gerardo Hernández Nordelo, oggi coordinatore nazionale dei Comitati di Difesa della Rivoluzione (CDR), ha tentato di presentare un'immagine di vicinanza al popolo pubblicando un video sui social media in cui affermava di stare "condividendo l'interruzione di corrente con i vicini del quartiere Maica, a Pinar del Río".
La pubblicazione, anziché generare empatia, ha scatenato un'ondata di indignazione sui social media.
Decine di internauti hanno messo in dubbio l'autenticità del gesto e lo hanno accusato di approfittare della sofferenza della gente per fare propaganda politica.
"Ahí hai trascorso un'ora al massimo e poi al tuo bel hotel a vivere la vita," commentò un odontoiatra.
Un altro utente ha scritto: "Un attimo per il video... e te ne vai al tuo condizionatore d'aria, alla tua auto pulita e al tuo frigorifero pieno con la tua coscienza sporca e la tua anima vuota".
"Burle e ancora burle", ha espresso un terzo.
"Quanto tempo sei stato lì, Gerardo?", chiese una habanera.
"Ora portali a condividere l'opulenza e i lussi in cui vivi", suggerì un altro internauta.
Le critiche riflettono una realtà innegabile: i dirigenti del regime non soffrono i blackout come il resto dei cubani.
Gerardo, come gli altri membri della Rete Avispa - liberati grazie a uno scambio diplomatico durante l'amministrazione di Barack Obama - vive in zone privilegiate dell'Avana come Kohly e Miramar, probabilmente dotato di generatori privati e di tutte le comodità a sua disposizione.
La breve visita a Pinar del Río è stata percepita da molti come un'ulteriore beffa per un popolo stanco di anni di sofferenze.
Nella stessa provincia, la situazione è diventata insostenibile, con intere comunità senza elettricità per più di 30 ore consecutive.
Recientemente, i residenti del quartiere Hermanos Cruz nella città capoluogo sono scesi in strada con pentole e grida di protesta.
I manifestanti hanno addirittura affrontato la prima segretaria del PCC, Yamilé Ramos Cordero, che ha risposto in modo evasivo, dando la colpa al paese per "non avere petrolio", suscitando i fischi dei presenti.
Le parole di un giovane nel post di Hernández Nordelo riassumono il sentimento generale dei pinareños: "Non vedo nessun dirigente con più di 20 ore senza corrente… né un dirigente che abbia il frigorifero vuoto".
Non è la prima volta che Gerardo cerca di mascherare la gravità della crisi elettrica.
In marzo, pubblicò un video in cui suo figlio spiegava un "gioco di famiglia" per intrattenersi durante un blackout, un tentativo di banalizzare e normalizzare il collasso energetico che il governo ha provocato con la sua inefficiente gestione economica.
Recentemente, l'ex spia ha deriso il black-out massivo che ha colpito Spagna e Portogallo, definendo l'Europa un "continente fallito", in riferimento all'hashtag #CubaEstadoFallido che i critici del regime castrista diffondono su Internet.
Nel suo sforzo di deviare l'attenzione dalla debacle cubana, ha ignorato il fatto che il blackout in quei paesi fosse un incidente isolato, mentre a Cuba la mancanza di luce è parte della routine quotidiana, colpendo ospedali, scuole, esercizi commerciali e famiglie allo stesso modo.
Il popolo cubano, che soffre le conseguenze di un sistema inefficace, centralizzato e autoritario, non trova conforto in queste messe in scena dei dirigenti del regime.
Lungi dall'avvicinare i leader al popolo, ciò che queste manovre dimostrano è la totale disconnessione dell'élite politica dalla realtà della maggioranza. In parole di un utente sui social: "Dovresti essere in prigione a Guantánamo".
Domande frequenti sulla situazione energetica e sociale a Cuba
Perché Gerardo Hernández è stato criticato per il suo video sul blackout a Pinar del Río?
Gerardo Hernández è stato criticato per aver tentato di mostrarsi vicino al popolo nel "condividere" un blackout a Pinar del Río, mentre il suo gesto è stato percepito come una presa in giro, poiché si ritiene che i dirigenti del regime non soffrano delle stesse difficoltà del popolo cubano. Le critiche si basano sulla percezione che i leader vivano in condizioni privilegiate, lontano dalla realtà che affronta la maggior parte dei cittadini.
Qual è la situazione attuale dei blackout a Cuba?
La situazione dei blackout a Cuba è critica, con comunità che sperimentano interruzioni dell'elettricità fino a 30 ore consecutive. I blackout prolungati colpiscono quotidianamente ospedali, scuole, negozi e abitazioni, e i cittadini esprimono il loro malcontento attraverso proteste e sui social media. Le autorità incolpano la mancanza di petrolio, ma il popolo richiede soluzioni concrete ed efficaci.
Cosa mostrano le reazioni sui social media riguardo alla gestione del governo cubano?
Le reazioni sui social media riflettono un profondo malcontento nei confronti della gestione del governo cubano. Gli utenti criticano i post di figure come Gerardo Hernández, accusandoli di essere propaganda politica e di essere scollegati dalla realtà. La popolazione cubana utilizza i social per esprimere frustrazione e sottolineare la mancanza di trasparenza e responsabilità da parte dei dirigenti nella gestione della crisi energetica.
Qual è la percezione riguardo alla disuguaglianza nella fornitura di energia elettrica a Cuba?
Esiste una percezione di disuguaglianza nell'approvvigionamento elettrico tra L'Avana e il resto delle province. Mentre nella capitale i blackout sono più brevi, nelle province le interruzioni possono durare fino a 15 ore al giorno o anche di più. Questa disparità genera malcontento tra gli abitanti delle province, i quali sentono che il governo avvantaggia L'Avana a discapito del resto del paese.
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