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La Corte Suprema degli Stati Uniti ha autorizzato lunedì il governo a revocare lo Statuto di Protezione Temporanea (TPS) a circa 350.000 venezuelani, il che potrebbe aprire la strada a processi di deportazione per migliaia di migranti.
Secondo quanto riportato dall'agenzia AP, la sentenza sospende una decisione precedente di un giudice federale a San Francisco che manteneva in vigore il TPS per i venezuelani, il quale doveva scadere il mese scorso. La misura è stata approvata con un'unica dissociazione all'interno del massimo tribunale.
Il TPS è un meccanismo legale che consente ai cittadini di paesi colpiti da conflitti civili o disastri naturali di rimanere e lavorare legalmente negli Stati Uniti, anche se non possiedono un altro tipo di stato migratorio.
La decisione della Corte Suprema riattiva l'agenda migratoria promossa sotto l'amministrazione del presidente Donald Trump, che aveva tentato di eliminare il TPS per diversi paesi, inclusi Venezuela, Haiti e Nicaragua.
Sebbene la sentenza non implichi un'immediata deportazione, mette a rischio la stabilità migratoria di migliaia di famiglie venezuelane che hanno costruito la loro vita negli Stati Uniti grazie a questo programma.
In parallelo, il governo ha anche chiesto alla Corte Suprema la fine del programma di parole umanitario che beneficia centinaia di migliaia di migranti da Cuba, Haiti, Nicaragua e Venezuela, una misura che potrebbe anch'essa lasciare migliaia di persone esposte alla deportazione, ha riferito AP.
Allo stesso modo, il tribunale è stato coinvolto in altre dispute legali, come i tentativi del governo di deportare rapidamente i venezuelani accusati di legami con bande, utilizzando una legge risalente ai tempi di guerra nota come Alien Enemies Act.
Secondo NBC News, la Corte Suprema ha accolto una richiesta di emergenza presentata dall'amministrazione di Donald Trump, allo scopo di revocare l'estensione del TPS che era stata approvata negli ultimi mesi del mandato di Joe Biden e che proteggeva più di 300.000 venezuelani.
La disputa riguarda una designazione successiva del TPS effettuata nell'ottobre del 2023, e prorogata nel gennaio di quest'anno, poco prima che Trump riprendesse il potere. Questa protezione era prevista per scadere nell'ottobre del 2026, ma la nuova azione permetterebbe che cadesse quest'anno stesso.
A febbraio, la segretaria alla Sicurezza Nazionale, Kristi Noem, ordinò di annullare quell'estensione, il che portò un giudice federale in California, Edward Chen, a bloccare la misura sostenendo che potesse essere motivata da animosità razziale. Chen avvertì inoltre che coloro che erano coinvolti affrontavano una "possibile deportazione imminente".
Il governo ha risposto, attraverso il procuratore generale D. John Sauer, che la decisione di Noem non era soggetta a revisione da parte dei tribunali, il che è stato infine confermato temporaneamente dalla Corte Suprema, con una sola dissidenza della giudice Ketanji Brown Jackson.
Recentemente, l'amministrazione del presidente Donald Trump ha presentato un'appello d'emergenza presso la Corte Suprema degli Stati Uniti al fine di annullare una sentenza giudiziaria che impedisce la cancellazione anticipata del programma di parole umanitario, il quale concede stato legale temporaneo a più di 500.000 migranti provenienti da Cuba, Haiti, Nicaragua e Venezuela.
Il programma, instaurato durante l'amministrazione del presidente Joe Biden, permetteva a persone di questi paesi di entrare negli Stati Uniti via aerea con supporto finanziario e di risiedere legalmente per due anni con autorizzazione al lavoro; ma è stato uno dei primi programmi annullati da Trump al suo arrivo alla Casa Bianca.
In marzo scorso, un giudice federale in California ha sospeso temporaneamente la revoca del TPS per i venezuelani negli Stati Uniti, una misura che era stata promossa dall'amministrazione Trump.
Questa decisione ha rappresentato un sollievo significativo per i migranti venezuelani che affrontavano il rischio di deportazione a partire da aprile.
La misura ha automaticamente esteso la validità dei permessi di lavoro (EAD) emessi sotto le categorie A12 o C19, con date di scadenza del 10 settembre 2025, 2 aprile 2025, 10 marzo 2024 o 9 settembre 2022.
Domande Frequenti sulla Revoca del TPS per Venezuelani negli Stati Uniti.
Che cos'è lo Stato di Protezione Temporanea (TPS) per i venezuelani?
Il TPS è un meccanismo legale che consente ai cittadini di paesi colpiti da conflitti civili o disastri naturali di rimanere e lavorare legalmente negli Stati Uniti. Questo stato non offre un percorso verso la cittadinanza, ma fornisce protezione temporanea contro la deportazione e permessi di lavoro ai suoi beneficiari.
Quale decisione ha preso la Corte Suprema degli Stati Uniti riguardo al TPS per i venezuelani?
La Corte Suprema ha autorizzato il governo a revocare il TPS a circa 350.000 venezuelani. Questa decisione potrebbe portare a processi di deportazione per migliaia di migranti, riattivando l'agenda migratoria dell'amministrazione Trump.
In che modo questa decisione influisce sulle famiglie venezuelane negli Stati Uniti?
La decisione della Corte Suprema mette a rischio la stabilità migratoria di migliaia di famiglie venezuelane che hanno costruito la loro vita negli Stati Uniti sotto la protezione del TPS. Anche se non implica una deportazione immediata, aumenta comunque l'incertezza sul loro futuro nel paese.
Quali argomentazioni vengono presentate nelle cause contro la revoca del TPS?
Le organizzazioni che difendono i diritti degli immigrati hanno sostenuto che la cancellazione del TPS espone i beneficiari a condizioni pericolose in Venezuela e che la decisione è motivata da pregiudizi razziali. Inoltre, affermano che la misura è arbitraria e contraria alla Legge sul Procedimento Amministrativo (APA).
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