Cubano condannato a prigione in Uruguay dopo aver fatto parte di una banda che vendeva auto rubate

L'indagine ha smantellato il gruppo a Maldonado, sequestrando veicoli rubati e documentazione falsa.

Polizia di Maldonado (Immagine di Riferimento)Foto © Ministero dell'Interno dell'Uruguay

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Un cittadino cubano è stato condannato a sette mesi di reclusione effettiva in Uruguay per aver preso parte a una banda criminale dedita alla clonazione di veicoli rubati. Il caso è stato reso noto questa settimana dalle autorità del dipartimento di Maldonado, a 128 chilometri da Montevideo, la capitale uruguaiana, dopo un'indagine congiunta che ha permesso di smantellare il gruppo criminale.

La ricerca, condotta da agenti di Hechos Complejos de la Zona Operacional V, è iniziata a metà aprile dopo che è stata ricevuta una denuncia anonima che allertava su manovre fraudolente nel mercato delle automobili, ha riferito il mezzo Portada di Punta del Este.

Secondo il rapporto, il gruppo si dedicava a clonare auto rubate a Montevideo e in altre zone del paese, per poi rivenderle a Maldonado con documentazione falsa.

Grazie al lavoro coordinato tra la Polizia, la Direzione di Videovigilanza e Analitica (DIVARU) di Montevideo, Interpol, il Centro di Comando Unificato di Maldonado (CCU) e la Direzione del Traffico della Intendenza, si è riusciti a identificare i responsabili e a raccogliere prove decisive.

Il 2 maggio scorso si sono svolti raid simultanei nei quartieri Lomas de Santa Teresita, Los Eucaliptos e in un'abitazione situata in via Tacuabé, dove sono stati arrestati tre uomini, tra cui il cittadino cubano identificato come Y.A.V., di 41 anni. Sono stati arrestati anche T.V.C.R. (19) e G.S.S.B. (19), mentre un quarto coinvolto, I.D.M. (19), è stato successivamente convocato dalla Procura.

Captura di Facebook/Semanario La Prensa

Durante le operazioni, le autorità hanno sequestrato tre veicoli con mandato di cattura per furto, una Chevrolet, un furgone VW Saveiro e un Audi, insieme a libretti di proprietà automobilistica, targhe falsificate e telefoni cellulari.

El 3 maggio, gli arrestati sono comparsi davanti al Giudice distrettuale dell'11° turno di Maldonado. Il cubano Y.A.V. è stato condannato a sette mesi di reclusione effettiva per il reato di ricettazione aggravata.

Il resto degli implicati ha ricevuto pene comprese tra 8 e 14 mesi per reati simili, sebbene nel loro caso siano state sostituite con un regime di libertà vigilata, che include arresti domiciliari notturni, presentazioni settimanali presso la Polizia, lavoro di pubblica utilità e monitoraggio da parte della Direzione Nazionale dell'Ambiente (DINAMA).

Le autorità uruguayane hanno sottolineato che nessuno degli implicati aveva precedenti penali. L'indagine rimane aperta con l'obiettivo di determinare se ci siano ulteriori persone coinvolte o collegamenti con altre reti criminali sia all'interno che all'esterno del paese.

Domande frequenti sulla condanna di un cubano in Uruguay per reati legati alla clonazione di veicoli

Qual è stata la condanna del cittadino cubano in Uruguay per clonazione di veicoli?

Il cittadino cubano è stato condannato a sette mesi di prigione effettiva per aver fatto parte di una banda criminale dedicata alla clonazione di veicoli rubati in Uruguay.

Come operava la banda di clonazione di veicoli in Uruguay?

La banda si dedicava a clonare auto rubati a Montevideo e in altre zone dell'Uruguay per poi venderli a Maldonado con documentazione falsificata. L'operazione è stata smantellata grazie a un'indagine congiunta di diverse entità di polizia.

Quali altre condanne hanno ricevuto i membri della banda in Uruguay?

In aggiunta al cubano condannato, altri coinvolti hanno ricevuto pene che vanno da 8 a 14 mesi, ma sono state sostituite con un regime di libertà vigilata, inclusi arresti domiciliari notturni e lavoro comunitario.

Avevano precedenti penali i soggetti coinvolti nel caso di clonazione di veicoli in Uruguay?

Le autorità uruguaiane hanno sottolineato che nessuno degli implicati aveva precedenti penali. L'inchiesta rimane aperta per determinare se ci sono altre persone coinvolte.

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