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Plattform indipendenti cubane hanno confermato questo giovedì l'omicidio di una donna da parte del suo compagno nella provincia di Sancti Spíritus, il che ha portato a 10 i femminicidi registrati a Cuba dall'inizio del 2025.
Yunisleidy (Yuni) López Milián, di 40 anni, è stata uccisa dal suo compagno lo scorso 27 marzo, nella sua abitazione nel comune di Guayos, municipio di Cabaiguán, hanno riportato l'Osservatorio di Genere della rivista Alas Tensas (OGAT) e Yo Sí Te Creo in Cuba (YSTCC).
“El aggressore è arrivato a denunciare la scomparsa di Yuni alla PNR e a partecipare alle ricerche organizzate da familiari e vicini nella settimana in cui è stata in luogo sconosciuto”, hanno rivelato entrambe le organizzazioni in un comunicato congiunto.
YSTCC e OGAT hanno anche allertato sulla “tendenza tra gli aggressori di coprire il crimine con strategie macabre, come fare loro stessi le denunce per la scomparsa della loro vittima”.
López era madre di tre minori, uno dei quali era figlio del suo aggressore, come precisato dai familiari della donna.
Le piattaforme hanno sottolineato nel loro comunicato che “non esiste il così detto ‘crimine passionale’, un termine scorretto e persino giustificatorio che Radio Sancti Spíritus ha usato inadeguatamente nel suo rapporto su questo caso”.
La vittima di questo femminicidio era stata segnalata come scomparsa per una settimana, dopodiché il suo cadavere è stato trovato in una fossa all'interno della sua stessa casa a Guayos e recuperato durante un'operazione di polizia con l'intervento dei vigili del fuoco, in mezzo al dolore dei residenti.
Il caso di López presenta somiglianze con un altro femminicidio registrato a marzo, quello di Julia Salvadora Segura Guerra, che risiedeva a Violeta, municipio Primo di Gennaio, nella provincia di Ciego de Ávila.
Segura è stata assassinata anche dal suo compagno, che l'ha sepolta nel cortile della casa che condividevano. Il suo corpo è stato ritrovato il 17 marzo, due giorni dopo che era stata segnalata la sua scomparsa.
OGAT e YSTCC continuano a indagare su quattro segnalazioni di possibili femminicidi nelle province di Artemisa, Matanzas, Santiago di Cuba e L'Avana, e invitano la popolazione a denunciare i crimini di violenza maschilista.
Dal 2019, entrambe le piattaforme si sono occupate di documentare, in modo autonomo, i femminicidi a Cuba. Nel 2024 hanno verificato 55 crimini di questa natura sull'isola.
Inoltre, durante questi anni, hanno chiesto al governo cubano di dichiarare lo stato di emergenza per violenza di genere e hanno sostenuto una legge integrale che affronti questo flagello e garantisca la protezione delle donne.
Il regime di La Habana non riconosce il termine “femminicidio” né lo ha classificato come reato nel Codice Penale in vigore dal 2022. Tuttavia, ha dovuto ammettere il crescente aumento della violenza machista contro le donne, e dei crimini per tale causa negli ultimi anni.
Recientemente, ha annunciato che si sta lavorando a un registro amministrativo informatizzato e interoperabile sulla morte violenta di donne e ragazze per motivi di genere, ma ha avvertito che non sarà di accesso pubblico, nonostante il crescente appello sociale per trasparenza e azione di fronte a questo grave problema.
Domande frequenti sui femminicidi a Cuba
Quanti femminicidi sono stati registrati a Cuba nel 2025?
Fino ad oggi, sono stati registrati 10 femminicidi a Cuba nel 2025, secondo i rapporti delle piattaforme indipendenti Alas Tensas e Yo Sí Te Creo in Cuba. Queste organizzazioni hanno documentato in modo autonomo i casi di femminicidio nel paese a causa della mancanza di riconoscimento ufficiale del termine da parte del governo cubano.
Quali misure ha adottato il governo cubano contro la violenza di genere?
A dispetto dell'aumento della violenza di genere, il regime cubano non ha classificato il femminicidio come reato specifico nel Codice Penale in vigore dal 2022. Tuttavia, recentemente ha annunciato la creazione di un registro amministrativo informatizzato per documentare le morti violente di donne e ragazze per motivi di genere, sebbene questo registro non sarà accessibile al pubblico.
Come influenzano le limitazioni legali la lotta contro il femminicidio a Cuba?
L'assenza di una tipizzazione del femminicidio come reato a Cuba impedisce un trattamento legale adeguato di questi crimini, il che rende difficile la raccolta di statistiche precise e l'implementazione di politiche pubbliche efficaci. Questo lascia le vittime e le loro famiglie in una situazione di vulnerabilità e limita le possibilità di prevenzione e giustizia.
Quali strategie utilizzano gli aggressori per coprire i femminicidi a Cuba?
Una tendenza preoccupante tra gli aggressori a Cuba è quella di occultare il crimine denunciando loro stessi la scomparsa della vittima, partecipando addirittura alle ricerche organizzate da familiari e vicini. Questa strategia macabra è stata osservata in diversi casi recenti, come parte di un modello di insabbiamento dopo aver commesso il femminicidio.
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