Decine di oppositori e attivisti cubani hanno marciato venerdì a Miami per chiedere la liberazione delle oltre 1.150 persone che continuano a essere detenute per motivi politici a Cuba.
Attivisti e cittadini si sono uniti il 28 marzo in una manifestazione pacifica che è partita dal Monumento alla Brigata 2506, situato all'angolo tra la Calle 8 e l'Avenida 13, nella Piccola Avana, e ha proseguito lungo l'Avenida 13 fino a raggiungere il Museo della Diaspora Cubana, come riportato sui suoi social dalla attivista Carolina Barrero.
I manifestanti hanno portato striscioni e foto con i nomi dei prigionieri politici che sono stati condannati dal regime cubano per aver esercitato il loro diritto alla libertà di espressione.
Secondo quanto riportato nei video della marcia, man mano che i partecipanti avanzavano, leggevano ad alta voce i nomi dei prigionieri di coscienza e le richieste di libertà che i loro cari e familiari fanno.
Días fa, nella convocazione alla protesta, la curatrice e attivista Anamely Ramos González aveva esortato i cubani e le persone solidali a unirsi a queste azioni in diverse parti del mondo.
“Anziché una manifestazione statica, abbiamo deciso di allineare i nostri desideri e parole con i passi che compiamo. Essere in grado di sostenere il cammino ci sembra fondamentale in questo momento”, ha espresso Ramos nella sua pubblicazione.
La convocazione mirava anche a promuovere la riconnessione della comunità cubana e a riflettere sul paese che "in questo momento non abbiamo, ma che vogliamo riavere".
Ramos ha ricordato Luis Manuel Otero Alcántara e Maykel Osorbo, come figure chiave del Movimento San Isidro e ha chiesto di tornare a ciò che loro hanno iniziato. “A questo bisogna tornare, perché se noi, con tutta la confusione che sta accadendo, con tutto il clima di divisione che si sta esacerbando, con le opinioni controverse che ci sono su tanti temi, lasciamo andare i prigionieri politici, lasciamo da parte la strategia che dobbiamo continuare a portare avanti per il cambiamento a Cuba… credo che non riusciremo a riprendere quel ritmo”.
In aggiunta all'azione di Miami, attivisti cubani si sono espressi a favore della liberazione dei prigionieri politici alla Fiera Internazionale del Turismo di Barcellona.
L'attivista Avana de la Torre e altri oppositori cubani si sono presentati presso le strutture della Fiera per mostrare la loro monumentale bandiera con i volti dei prigionieri.
Presso la sede dell'evento, al quale Cuba non ha partecipato, sono state mostrate anche immagini sulla realtà dell'Isola che il regime cerca di nascondere.
Domande frequenti sulla marcia per la libertà dei prigionieri politici a Cuba
Perché si è tenuta una marcia a Miami per i prigionieri politici cubani?
La manifestazione a Miami è stata organizzata per chiedere la liberazione di oltre 1.150 persone incarcerate per motivi politici a Cuba. Attivisti e cittadini si sono riuniti per mettere in luce la situazione dei prigionieri politici e chiedere la loro libertà. Questa azione ha anche cercato di riconnettere la comunità cubana in esilio e riflettere sul futuro che desiderano per il loro paese.
Chi sono Luis Manuel Otero Alcántara e Maykel Osorbo?
Luis Manuel Otero Alcántara e Maykel Osorbo sono attivisti e artisti cubani, riconosciuti per la loro partecipazione al Movimento San Isidro. Entrambi sono detenuti dal 2021 per il loro attivismo e la critica al regime cubano. Otero Alcántara è un rinomato artista visivo, mentre Osorbo è un rapper noto per la canzone "Patria y Vida". Entrambi sono stati considerati prigionieri di coscienza da organizzazioni internazionali.
Che ruolo hanno le proteste internazionali nella situazione dei prigionieri politici a Cuba?
Le proteste internazionali sono fondamentali per mettere in evidenza la situazione dei prigionieri politici a Cuba e per fare pressione sul regime cubano. Queste manifestazioni cercano di mobilitare la comunità internazionale per chiedere rispetto per i diritti umani e la liberazione dei prigionieri di coscienza. Inoltre, contribuiscono a mantenere l'attenzione globale sulla repressione a Cuba e a promuovere la solidarietà con il popolo cubano.
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