Cuba: Giovane condannato a 7 anni di prigione per aver criticato Díaz-Canel e per aver convocato proteste

Le denunce internazionali sottolineano la criminalizzazione della libertà di espressione.

Alexander Mario Fábregas MilanezFoto © Facebook/Alexander Fabregas

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La Sala dei Delitti contro la Sicurezza dello Stato del Tribunale Provinciale di Villa Clara ha condannato Alexander Mario Fábregas Milanez a sette anni di prigione per il presunto reato di propaganda contro l'ordine costituzionale, come denunciato dal Osservatorio Cubano dei Diritti Umani (OCDH).

Fábregas Milanez, un giovane cubano di 35 anni, è stato giudicato e condannato in un processo che è stato segnalato da organizzazioni per i diritti umani come un caso di repressione politica.

La sentenza è stata pronunciata il 17 marzo 2025 a Santa Clara, dai giudici Grisel Santos Suárez (relatore), Noraimys Blanco Echarte e Gerardo Risquet Carmenate. Il processo è stato inquadrato nella Causa numero 11 del 2024, all'interno di un processo ordinario.

La agenzia di notizie EFE ha dato notizia della sentenza, evidenziando la preoccupazione internazionale per la situazione dei diritti umani a Cuba e la necessità di attenzione da parte della comunità internazionale.

Su copertura sottolinea la crescente repressione del regime contro la dissidenza e l’uso del sistema giudiziario per mettere a tacere le voci critiche.

Nel documento si evidenzia che il condannato ha fatto diverse dirette su Facebook in cui chiede di scendere in strada a protestare, e chiedendo di supportare i “prigionieri politici”.

Asimismo, dettagliamo che le pubblicazioni hanno ricevuto tra 30 e 22 reazioni, tra 50 e 383 commenti e sono state condivise tra 19 e 167 volte, oltre a essere amplificate da tre canali di Youtube. Confrontando con i 10 milioni di abitanti che ha Cuba, l'impatto delle loro pubblicazioni è stato basso, il che rende ancora più esagerata la sentenza del tribunale villaclareño.

Secondo le informazioni di EFE, il tribunale ha ritenuto provato che il condannato ha effettuato queste pubblicazioni “con l'intento di stimolare le persone a attentare contro la stabilità sociale e lo Stato socialista proclamato dalla Costituzione della repubblica”.

Secondo l'atto di sentenza, Fábregas Milanez è originario di Santa Clara e residente in un indirizzo situato tra Terza e Quarta, nel quartiere Los Sirios Nuevos.

Al momento del suo arresto, annotano, che si trovava disoccupato e ha un livello di istruzione non specificato. Durante il processo, è stato rappresentato da un avvocato difensore, apparentemente fornito dal sistema giudiziario cubano.

Fábregas era stato condannato una volta precedente a nove mesi di prigione per un reato di “disordini pubblici” a seguito delle proteste dell'11 luglio 2021.

Organizzazioni internazionali hanno denunciato il fallimento come parte della crescente criminalizzazione della libertà di espressione nell'Isola, che negli ultimi anni ha portato a prigionia di numerosi cittadini per essersi manifestati pacificamente o esprimere opinioni contrarie al regime.

​Nel frattempo, in un auditorium con i partecipanti di sinistra presenti al Colloquio Patria, il governante cubano, Miguel Díaz-Canel, ha espresso supporto alle proteste in Argentina contro le politiche del presidente Javier Milei, evidenziando una notevole contraddizione nella sua posizione riguardo le manifestazioni popolari.

Il regime ha implementato "leggi bavaglio" che penalizzano le pubblicazioni sui social media considerate contrarie alle sue direttive, permettendo sequestri di beni e pene detentive per i trasgressori.

La discrepanza tra supportare le proteste in altri paesi mentre si reprime la dissidenza interna riflette un'incoerenza nella politica del governo cubano riguardo alla libertà di espressione e al diritto di protesta. Mentre si esprime solidarietà con movimenti all'estero, dentro dell'isola si criminalizza e punisce chi esercita il proprio diritto a manifestarsi pacificamente.

Domande frequenti sulla condanna di Alexander Mario Fábregas Milanez e sulla repressione a Cuba

Perché Alexander Mario Fábregas Milanez è stato condannato a 7 anni di prigione?

Alexander Mario Fábregas Milanez è stato condannato a 7 anni di carcere per il presunto reato di propaganda contro l'ordine costituzionale, dopo aver pubblicato su Facebook appelli a protestare contro il regime cubano e a sostenere i prigionieri politici. Questa sentenza è stata criticata da organizzazioni per i diritti umani come un caso di repressione politica.

Quali prove sono state presentate contro Alexander Mario Fábregas Milanez?

Il tribunale ha considerato provato che Fábregas Milanez ha effettuato pubblicazioni su Facebook con l'intenzione di stimolare le persone a attentare contro la stabilità sociale e lo Stato socialista. Le pubblicazioni hanno avuto un impatto ridotto, con limitate reazioni, commenti e condivisioni, il che rende la condanna di 7 anni sembrar sproporzionata.

Come ha reagito la comunità internazionale di fronte alla repressione a Cuba?

La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per la repressione a Cuba, con appelli da parte di figure politiche e organizzazioni per i diritti umani affinché cessino le detenzioni arbitrarie. Le sentenze contro attivisti come Fábregas Milanez riflettono una crescente criminalizzazione della libertà di espressione nell'Isola.

Quali contraddizioni si osservano nella posizione del governo cubano riguardo alle proteste?

Il governo cubano ha mostrato una notevole contraddizione nel sostenere proteste in altri paesi mentre reprime le dissidenze interne. Miguel Díaz-Canel ha sostenuto manifestazioni in Argentina mentre a Cuba si criminalizza e si punisce chi protesta pacificamente, evidenziando una politica incoerente rispetto alla libertà di espressione.

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Redazione di CiberCuba

Un team di giornalisti impegnati a informare sull'attualità cubana e temi di interesse globale. Su CiberCuba lavoriamo per offrire notizie veritiere e analisi critiche.

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