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L'Unità 1 della centrale termoelettrica (CTE) Lidio Ramón Pérez (Felton), a Mayarí, è riuscita a sincronizzarsi nella notte di venerdì con il Sistema Elettrico Nazionale (SEN), dopo essere rimasta fuori servizio a causa di un guasto dall'11 febbraio scorso, come riportato dall'Unione Elettrica di Cuba (UNE).
Il blocco incorporato potrebbe apportare circa 230 megawatt (MW) al SEN, il che rappresenterebbe un lieve miglioramento nella generazione elettrica. Tuttavia, questo incremento non è sufficiente a stabilizzare un sistema che, durante le ore di punta, affronta un deficit superiore ai 1.600 MW, colpendo milioni di cubani con interruzioni prolungate della corrente in tutto il paese.
Il giornale Granma ha riportato che il blocco 1 di Felton è uscito dal sistema a causa dell'intervento di una protezione del generatore. Secondo l'organo ufficiale del Partito Comunista di Cuba (PCC), “trascorsi i sette giorni di raffreddamento è stata determinata la causa del guasto”, ma non è stata fornita alcuna informazione al riguardo.
Dopo un processo di raffreddamento di sette giorni e le valutazioni tecniche corrispondenti, gli specialisti hanno determinato la causa del guasto e hanno avviato i test di sincronizzazione, che si sono conclusi con successo nella notte di venerdì, ha spiegato Edier Guzmán Pacheco, direttore funzionale della Generazione Termica della UNE.
Senza precisare quale sia stata l'ultima rottura subita dalla centrale termoelettrica ufficialmente inaugurata dal generale Raúl Castro il 5 gennaio 2001, i clienti del monopolio statale dell'elettricità (tutti i cubani) sperano che continui a funzionare e che non subisca un'altra rottura.
Tuttavia, la disperazione e l'indignazione della popolazione continuano ad aumentare con il passare del tempo e di fronte alla mancanza di iniziative e azioni efficaci da parte del governo di Miguel Díaz-Canel, impegnato anima e corpo a fare acrobazie propagandistiche.
2025: L'anno è iniziato caldo a Felton
La CTE Felton è stata una delle più colpite da guasti tecnici negli ultimi mesi, il che ha aggravato la crisi energetica a Cuba. Dall'inizio del 2025, l'unità 1 ha subito varie disconnessioni:
- 30 gennaio 2025: La unità 1 di Felton si è disconnessa dal SEN per un intervento di manutenzione programmata di dieci giorni, che includeva la pulizia dei riscaldatori d'aria nella caldaia e la revisione dei componenti della turbina.
- 7 febbraio 2025: Dopo la manutenzione, l'unità è riuscita a riconnettersi nuovamente con il sistema, contribuendo con la sua capacità di generazione.
- 11 febbraio 2025: Un nuovo guasto nel sistema di raffreddamento del generatore ha costretto alla sua immediata uscita dal SEN, generando ulteriori blackout nell'isola.
- 17 febbraio 2025: Concluso il raffreddamento della turbina, i tecnici hanno iniziato la revisione e la riparazione dei componenti interni del generatore.
- 26 febbraio 2025: La UNE ha informato che l'unità era pronta a riprendere le operazioni il 27 febbraio, dopo aver completato la riparazione. Poco dopo aver pubblicato questa previsione, il giornalista ufficiale José Miguel Solís ha rimosso il post originale e ha condiviso un altro testo "chiarificatore" per "non alimentare false aspettative".
Finalmente, l'1 marzo, l'unità è riuscita a sincronizzarsi con il SEN, ma la crisi elettrica nell'isola persiste e cresce l'incertezza tra i cubani riguardo a quando si verificherà un nuovo guasto nella centrale di Holguín, che insieme alla centrale di Guiteras a Matanzas, sono state il centro dei blackout massivi subiti nel paese.
Crisi elettrica a Cuba: Molteplici unità fuori servizio
Nonostante il ritorno di Felton 1, la generazione elettrica a Cuba continua a essere insufficiente. La UNE riporta che diverse centrali restano fuori servizio a causa di guasti:
- Unità 5 del CTE Máximo Gómez (Mariel).
- Unità 1 della CTE Ernesto Che Guevara (Santa Cruz del Norte).
- Unità 5 della CTE Diez de Octubre (Nuevitas).
Sono inoltre in manutenzione altri blocchi di Santa Cruz del Norte, Cienfuegos e Santiago de Cuba, oltre a 76 centrali di generazione distribuita colpite dalla mancanza di carburante.
Con un deficit energetico che supera i 1.600 MW durante le ore di maggiore consumo, la situazione rimane critica per i cubani, che devono affrontare prolungati blackout quotidiani senza una soluzione a breve termine.
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