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Cuba affronta una nuova giornata di blackout massivi a causa di un deficit di generazione elettrica vicino ai 1.600 megawatt (MW).
La Unión Eléctrica di Cuba (UNE) ha informato attraverso i suoi social network che il servizio elettrico è stato compromesso per 24 ore nel giorno precedente, con l'interruzione che si è protratta fino alle prime ore di oggi. La massima attivazione registrata è stata di 1,713 MW alle 19:50, coincidente con il picco di domanda.
Alle 07:00 di martedì, la disponibilità del Sistema Elettroenergetico Nazionale (SEN) era di 1.360 MW, mentre la domanda raggiungeva i 2.320 MW, risultando in una carenza di 997 MW. Si stima che durante l'ora di pranzo la carenza aumenti a 1.450 MW, con una maggiore incidenza nella zona centro-orientale del paese.
Le principali cause di questo deficit includono guasti in diverse unità termoelettriche: l'unità 3 della Centrale Termoelettrica (CTE) Santa Cruz, l'unità 3 della CTE Renté e le unità 1 e 2 della CTE Felton.
Inoltre, sono in manutenzione l'unità 2 della CTE Santa Cruz, le unità 3 e 4 della CTE Cienfuegos e l'unità 5 della CTE Renté. Queste problematiche, unite alle limitazioni nella generazione termica che rappresentano 422 MW in meno, aggravano la situazione energetica del paese.
La generazione distribuita è anch'essa colpita dalla mancanza di combustibile, con 77 centrali fuori servizio che contribuiscono con 536 MW in meno al sistema. Inoltre, 68 MW della centrale a combustibile di Mariel e 54 MW della centrale di Regla sono inattivi per la stessa causa, per un totale di 658 MW influenzati dalla scarsità di combustibile.
Per l'orario di punta di questa giornata, la UNE prevede il recupero di 80 MW in motori di generazione distribuita attualmente inattivi a causa della mancanza di carburante, l'inserimento di 50 MW con l'entrata in funzione dell'unità 6 della CTE Nuevitas e 68 MW aggiuntivi con l'attivazione di cinque motori nella centrale a carburante di Mariel.
Con queste misure, si stima una disponibilità di 1.558 MW di fronte a una domanda massima di 3.080 MW, il che comporterebbe un deficit di 1.522 MW. Se queste condizioni dovessero persistere, l'impatto potrebbe raggiungere i 1.592 MW durante il picco, colpendo principalmente la regione centro-orientale.
In confronto alla giornata precedente, il deficit ha mostrato una leggera diminuzione, passando da 1.666 MW a 1.522 MW. Tuttavia, il numero di unità termoelettriche fuori servizio è aumentato, passando da 10 a 11, il che indica un aggravamento nella disponibilità di generazione elettrica.
La situazione continua a essere critica, e le autorità non hanno annunciato soluzioni a breve termine per stabilizzare l'approvvigionamento elettrico nel paese.
Per parte sua, l'Azienda Elettrica dell'Avana ha informato sulle sue riguardo ai tagli programmati nella capitale a causa del deficit di generazione.
I clienti associati ai blocchi 1 e 2 saranno interessati tra le 10:00 e le 14:00; successivamente, il blocco 4 subirà interruzioni fino alle 17:00, e il blocco 3 dalle 17:00 alle 20:00.
La crisi energetica a Cuba è stata persistente nelle ultime settimane, con blackout che superano le 20 ore giornaliere in diverse province, colpendo gravemente la vita quotidiana della popolazione.
La mancanza di manutenzione nelle centrali termoelettriche, la scarsità di combustibile e un'infrastruttura elettrica obsoleta sono fattori che contribuiscono a questa crisi. Le autorità hanno implementato interruzioni programmate e hanno prioritizzato l'approvvigionamento elettrico per servizi essenziali come gli ospedali, ma queste misure non sono state sufficienti per risolvere la situazione.
La popolazione mostra un crescente malcontento a causa delle interruzioni costanti e prolungate del servizio elettrico, che influenzano attività essenziali come la cottura dei cibi, l'uso degli elettrodomestici e la conservazione degli alimenti. L'incertezza sulla durata di questa crisi e la mancanza di soluzioni efficaci da parte delle autorità aggravano la frustrazione dei cittadini.
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