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Joel García León, direttore del giornale ufficiale Trabajadores, ha pubblicato domenica scorsa un articolo critico nella versione digitale del media, dove mette in discussione la recente inaugurazione del supermercato di 3ra. e 70, a L'Avana, che opera esclusivamente in dollari statunitensi.
García ha riconosciuto che il modello dell'attività nei locali del hotel Gran Muthu Habana, la cui apertura ha generato polemiche per la sua esclusione verso la maggior parte dei lavoratori cubani, risponde alla necessità del paese di ottenere valuta fresca, una strategia precedentemente esposta nell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare.
Tuttavia, ha sottolineato che “i nostri salari non sono in quella valuta statunitense e che, pertanto, non tutti potremo farci un giretto”.
Il direttore ha affrontato la mancanza di chiarezza sul funzionamento del supermercato, sottolineando che non è consentito pagare con carte in valuta liberamente convertibile (MLC), il che ha generato incertezza tra i clienti.
«È possibile che il valore di quelle carte scompaia o, peggio ancora, che i negozi finora in MLC vengano trascurati per quanto riguarda l'approvvigionamento rispetto ai supermercati come 3ra. e 70?», ha chiesto.
Inoltre, García ha sottolineato l'impatto di questa apertura in un contesto in cui le disuguaglianze sociali, lontane dall'essere eccezioni, sono diventate una costante in molti aspetti della società cubana.
“È molto difficile che a quel mercato non possiamo andare tutti, nemmeno i lavoratori più dedicati, ma senza rimesse familiari. Benvenuto chi può farlo,” ha commentato.
Nonostante le sue critiche, García ha invitato a vedere il bicchiere mezzo pieno, sottolineando che il supermercato può rappresentare una soluzione alimentare per coloro che possiedono dollari in contante.
Tuttavia, ha insistito sulla necessità di migliorare la comunicazione e di rispondere tempestivamente alle legittime preoccupazioni della popolazione.
“La disuguaglianza segna il consumo a Cuba, e supermercati come questo non fanno altro che evidenziare questa realtà. Molto presto, 3ra. e 70 sarà un supermercato in più. Lo vedremo”, ha concluso.
L'apertura del supermercato di 3ra. e 70, a L'Avana, ha generato un'intensa polemica tra la popolazione, tanto da ricevere critiche persino dalla stampa e dai giornalisti ufficialisti.
Recientemente, la giornalista ufficialista Ana Teresa Badia ha suscitato dibattito sui social media dopo aver espresso il suo disappunto per l'apertura di un supermercato in dollari, situato nei locali dell'hotel Gran Muthu Habana.
In un post sul suo profilo Facebook, Badia ha evidenziato le numerose domande che sorgono con l'implementazione di questo modello commerciale, oltre a mettere in discussione la decisione che il nuovo supermercato consenta pagamenti solo in contante in dollari o con carte di credito internazionali, escludendo le carte in MLC che vengono solitamente utilizzate in altri esercizi simili.
Domande frequenti sull'apertura del supermercato in dollari all'Avana
Perché il supermercato in 3ra. e 70 a L'Avana accetta solo dollari?
Il supermercato di 3ra. e 70 accetta solo dollari come parte di una strategia del governo cubano per attrarre valute straniere in mezzo a una crisi economica. Questo ha generato una polemica a causa dell'esclusione economica che rappresenta per la maggior parte dei cubani che non ricevono il loro stipendio in questa valuta.
In che modo l'apertura di questo supermercato influisce sulla disuguaglianza sociale a Cuba?
L'apertura del supermercato in dollari ha esacerbato la disuguaglianza sociale a Cuba, poiché solo coloro che hanno accesso a valute estere possono acquistare lì. Ciò lascia la maggior parte della popolazione, che riceve il proprio stipendio in pesos cubani, senza accesso ai beni di prima necessità, aumentando il divario tra i diversi gruppi economici dell'isola.
Qual è la critica principale dei giornalisti e delle figure pubbliche cubane riguardo a questo modello di commercio?
La critica principale si basa su mancanza di accesso e esclusione che genera questo modello di commercio. Figure come Joel García León e Ulises Toirac hanno messo in discussione la decisione di aprire un supermercato che accetta solo dollari, sottolineando che aggrava le disuguaglianze e non risponde ai bisogni della maggior parte dei cubani.
Qual è l'impatto della dollarizzazione parziale dell'economia cubana?
La dollarizzazione parziale dell'economia cubana ha intensificato le disuguaglianze economiche, creando un mercato parallelo dove solo coloro che hanno accesso a dollari possono acquistare determinati prodotti. Questa misura è stata criticata per aumentare la polarizzazione sociale e non risolvere i problemi di carenza generale che affronta la popolazione.
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