L'oppositrice cubana Rosa María Payá incontra Edmundo González a Madrid

Edmundo González è stato riconosciuto dagli Stati Uniti come presidente eletto del Venezuela.


L'oppositrice cubana Rosa María Payá, leader del movimento Cuba Decide e sostenitrice dei diritti umani nell'isola, si è incontrata martedì a Madrid con Edmundo González Urrutia, recentemente riconosciuto dagli Stati Uniti come presidente eletto del Venezuela dopo le elezioni del 28 luglio.

Payá, che è stata una fervente critico del regime cubano e della sua influenza in America Latina, ha colto l'incontro per riaffermare il suo sostegno alla lotta per la democrazia in Venezuela.

"È ora che la Spagna e tutta l'Unione Europea riconoscano il Presidente scelto dai venezuelani", ha sottolineato Payá in un messaggio sui social media.

L'attivista ha anche espresso la sua solidarietà all'opposizione venezuelana, in particolare a María Corina Machado e al popolo venezuelano. "Sappiano María Corina e il coraggioso popolo venezuelano che i cubani liberi sono con voi fino alla fine", ha aggiunto.

Uno dei punti chiave della conversazione è stata la denuncia di Payá riguardo all'ingerenza del regime cubano negli affari interni del Venezuela, che, secondo lei, è stata "essenziale nel collasso della democrazia" nel paese sudamericano.

La leader dell'opposizione cubana ha affermato che i cubani liberi hanno la responsabilità di sostenere i venezuelani nella loro lotta per riacquistare la democrazia e la sovranità.

L'incontro tra Payá e González Urrutia avviene in un momento cruciale, dopo che il governo degli Stati Uniti ha riconosciuto ufficialmente martedì González come "presidente eletto" del Venezuela, una designazione che sottolinea la posizione di Washington riguardo alla legittimità dei risultati elettorali, nonostante le denunce di frode e la proclamazione di Nicolás Maduro come rieletto da parte del Consiglio Nazionale Elettorale (CNE).

Sebbene il 1° agosto gli Stati Uniti avessero riconosciuto González come il vincitore delle elezioni, quello di martedì è il primo pronunciamento ufficiale in cui gli viene attribuito il titolo di "presidente eletto".

Questa designazione avviene in un contesto di crescente opposizione alla rielezione di Maduro e in mezzo a una crisi politica che ha generato una forte pressione internazionale da parte di governi e organizzazioni democratiche.

González Urrutia, che si trova in esilio in Spagna dal settembre scorso a causa della persecuzione politica del regime di Maduro, ha ringraziato il supporto internazionale e ha ribadito il suo impegno per il ripristino della democrazia in Venezuela.

Sui suoi social media ha dichiarato: "Ringraziamo profondamente per il riconoscimento della volontà sovrana di tutti i venezuelani. Questo gesto onora il desiderio di cambiamento del nostro popolo".

L'incontro tra Rosa María Payá ed Edmundo González avviene dopo che l'oppositore cubano ha avuto a settembre un dialogo con María Corina Machado, un'altra delle figure più prominenti dell'opposizione venezuelana. Durante quella conversazione, che si è svolta in diretta ed è stata trasmessa su diverse piattaforme, Payá e Machado hanno discusso dell'importanza della libertà in Venezuela e del suo impatto su tutta la regione.

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