Il Centro di Coordinazione Integrata che gestisce le conseguenze della tempesta che ha colpito diverse regioni di Spagna questa settimana ha aumentato a 202 il bilancio dei morti nella Comunità Valenciana, a cui si aggiungono altre tre vittime in Castilla-La Mancha e Andalucia.
L'ultimo bilancio di giovedì riportava 155 morti; tuttavia, nelle ultime ore il numero delle vittime è aumentato di quasi 60 persone, man mano che sono stati rimossi detriti e case distrutte dalle piogge e dalle inondazioni.
Nel frattempo, proseguono le operazioni di ricerca dei dispersi e la riabilitazione di case, strade e infrastrutture nelle città devastate, che mostrano immagini sconvolgenti.
Dalle otto del mattino di questo venerdì, 500 militari si sono uniti alle operazioni di ricerca, insieme ai 1.200 militari della UME schierati quasi fin dall'inizio, ha riportato il quotidiano El País.
La ministra della Difesa ha promesso che verranno incorporati “tutti quelli che saranno necessari”.
Le autorità hanno avvertito che la dana rimane attiva e continua a provocare forti piogge nella Comunità Valenciana e nell'ovest dell'Andalusia.
Diverse zone delle province di Valencia e Castellón, così come il sud di Tarragona, sono sotto avviso arancione dell'Agenzia Statale di Meteorologia, mentre in Andalusia l'avviso è rosso nelle aree costiere di Huelva, dell'Andévalo e del Condado.
Il presidente della Giunta, Juanma Moreno, ha invitato la popolazione a evitare di uscire di casa se non strettamente necessario.
La Spagna ha proclamato un lutto ufficiale questa settimana per le vittime del disastro climatico.
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