Le autorità spagnole hanno confermato oltre 150 decessi a causa delle catastrofiche inondazioni provocate dalla DANA (Depressione Aislata in Livelli Alti) che ha colpito principalmente le zone della Comunità Valenciana e della Castilla-La Mancha, ma anche dell'Andalusia.
L'ultimo rapporto di giovedì alle 15:00 contava 158 vittime, delle quali 155 appartengono alla provincia di Valencia.
Questa mattina sono stati rinvenuti nove cadaveri in un paese della Valle del Kulia, dei quali otto (tra cui quello di un poliziotto locale) si trovavano in un garage.
D'altra parte, il Governo ha annunciato che ci sono ancora "molti dispersi", il che implica che il numero dei deceduti potrebbe aumentare ulteriormente.
Secondo la ministra della Difesa, Margarita Robles, non è possibile precisare il numero delle persone di cui si è persa traccia, anche se si tratta di "molte".
Oltre 1.200 membri di diverse forze militari sono impegnati nella ricerca dei dispersi, nell'evacuazione dei cittadini nelle zone allagate e nella pulizia di numerose località dove l'acqua si è ritirata.
Molti comuni sono senza acqua potabile e circa 75.000 persone continuano a essere senza elettricità. Altre 450 si trovano in rifugi.
Immagini e video condivisi su Internet mostrano inondazioni che trascinano auto con persone dentro o sopra, ponti distrutti dall'acqua e salvataggi pericolosi.
Oltre alle numerose abitazioni e attività commerciali colpite, si stimano in migliaia le auto distrutte, a cui si aggiungono i danni alle strade e alle linee ferroviarie.
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