In mezzo all' crescente preoccupazione per la carenza di prodotti di prima necessità, il governo di Santiago di Cuba ha avviato sabato la distribuzione di latte per bambini dai due ai sei anni, garantendo solo il prodotto necessario per i prossimi sette giorni.
L'Impresa di Prodotti Caseari di Santiago di Cuba ha comunicato su Facebook che la distribuzione avverrà con "la massima celerità possibile", giustificando eventuali ritardi con il fatto che sarà condizionata dall'"entrata sequenziale dei container".
La nota sintetica pubblicata dall'azienda lattiero-casearia non ha specificato cosa accadrà ai bambini di età inferiore a un anno, suscitando molte domande tra gli utenti del web.
Il comunicato non ha chiarito nemmeno cosa accadrà dopo i sette giorni di fornitura di latte, lasciando le famiglie, che già soffrono per la costante scarsità di cibo e beni di prima necessità, nell'incertezza su come affronteranno la situazione una volta esaurite queste limitate razioni.
Nella sezione dei commenti, la Empresa de Productos Lácteos di Santiago di Cuba ha cercato di giustificare la situazione facendo riferimento alla mancanza di valuta estera, sostenendo che, senza introiti derivanti dal turismo, il paese affronta serie difficoltà nell'acquistare latte dall'estero.
Secondo l'ente, ogni container ha un costo di circa 80 mila dollari, il che aggrava la crisi di approvvigionamento.
Tuttavia, questo argomento è stato accolto con scetticismo dai ciberspaziani, poiché mette in evidenza la dipendenza critica dell'economia cubana da un settore diminuito negli ultimi anni, e non offre risposte alle famiglie che si chiedono come sarà garantita la nutrizione dei loro figli in mezzo a questa carenza cronica.
Secondo i dati dell'Ufficio Nazionale di Statistica e Informazione (ONEI), Cuba attualmente produce meno latte fresco rispetto al "periodo speciale" degli anni '90.
Quella crisi è emersa in modo evidente quando un inquietante video pubblicato sui social media ha mostrato diversi anziani mentre raccoglievano latte in polvere da una strada a Santiago de Cuba.
Accovacciati, raccoglievano con le mani il latte in polvere versato sul pavimento e lo mettevano in sacchetti di plastica, secondo un breve video pubblicato in un reel di Facebook dal giornalista Yosmany Mayeta.
Recentemente, una situazione sanitaria ha messo in evidenza la crisi che affligge il settore dell'industria lattiero-casearia, quando un focolaio di intossicazione alimentare ha suscitato grande preoccupazione nel comune di Corralillo, Villa Clara. Questo è avvenuto dopo che 16 persone, tra cui diversi minorenni, hanno mostrato sintomi di disidratazione, diarrea e vomito dopo aver consumato latte condensato di produzione nazionale.
Il prodotto in questione è stato distribuito dall'Impresa Agropecuaria locale ed era di origine dall'Impresa Lattiero-Casearia di Sagua, come ha spiegato giovedì scorso sui suoi social media il dottor Juan José Pulido López, Direttore Generale della Salute di Villa Clara.
Lo scorso sabato, i soggetti colpiti "si trovano nelle loro abitazioni in buone condizioni di salute", ha dichiarato una fonte ufficiale del Ministero della Salute di quella provincia.
“È passato più di 72 ore senza nuovi casi. Si ribadisce che non abbiamo avuto pazienti gravi né decessi,” ha dichiarato su Facebook il dottor Juan José Pulido López, Direttore Generale della Salute di Villa Clara.
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