Mentre i cubani fanno la fila per il cibo, tonnellate di mango marciscono senza essere raccolte



Una piantagione statale di manghi nel centro di Cuba giace nel totale abbandono, mentre migliaia di famiglie soffrono la fame e la scarsità a causa della mancanza di gestione agricola del regime.

Ogni anno i manghi vanno perduti a CubaFoto © Facebook / István Ojeda Bello

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Mentre la popolazione cubana affronta lunghe code per ottenere alimenti di base, una piantagione statale di manghi nel centro del paese è sommersa dagli arbusti, dall'abbandono e dalla negligenza governativa.

Secondo quanto denunciato dall'organizzazione indipendente Food Monitor Program (FMP) sul suo profilo di X, la fattoria, un tempo orgoglio agricolo, mostra il fallimento del sistema economico collettivista imposto dal regime cubano.

FMP ha assicurato che, a causa della mancanza di abono, combustibile e forza lavoro, i manghi non sono stati raccolti e marciscono a terra, a pochi chilometri da comunità che soffrono di insicurezza alimentare, inoltre alzano il prezzo di questo prodotto nei diversi tipi di mercati. 

L'organizzazione ha avvertito che quest'anno sono state perse decine di tonnellate di frutta che non sono mai arrivate ai consumatori.

“Le famiglie si occupano di raccogliere e impilare il mango che lo Stato non raccoglie, non processa, non commercializza”, ha sottolineato.

Il collettivo ha ricordato che quello che potrebbe essere una catena produttiva efficiente in grado di rifornire mercati, scuole e ospedali si è trasformato in un “salviamo chi può” in cui i contadini locali cercano di sopravvivere tra la disorganizzazione e il controllo statale.

Nonostante la sua evidente incapacità di gestire il territorio, lo Stato mantiene sotto il suo controllo ampie estensioni improduttive.

FMP ha avvertito che l'abbandono prolungato minaccia il futuro agricolo del paese, poiché gli alberi invecchiano senza potature né innesti, il marabù avanza e la terra perde la sua capacità di produrre.

“El mango, una delle frutta più rappresentative di Cuba, finisce marcio a terra mentre le famiglie soffrono la fame”, ha sottolineato l'organizzazione, evidenziando che la mancanza di volontà governativa e l'immobilismo dell'apparato statale sono i principali responsabili di questa crisi.

Nell'isola, il regime di Miguel Díaz-Canel continua a dare priorità al controllo politico anziché alla produttività, mentre milioni di cubani affrontano una carenza cronica di alimenti, inflazione e blackout.

La situazione descritta da Food Monitor Program illustra come il fallimento strutturale del modello statale condanni l'agricoltura cubana all'improduttività e il popolo alla miseria.

Pero questa situazione, per quanto incredibile possa sembrare in un paese dove le persone soffrono la fame, non è esclusiva del raccolto del mango

Un contadino ha segnalato che nessuno voleva acquistare le sue raccolte di zucca ad Artemisa, il che ha portato a chiedere al governante Miguel Díaz-Canel cosa dovesse fare con questa produzione.  

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Redazione di CiberCuba

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