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L'arrivo dei medici cubani a San Luis Potosí (Messico) ha suscitato preoccupazione tra le autorità accademiche e gli studenti della Facoltà di Medicina, poiché la loro presenza ha influenzato la distribuzione degli spazi destinati al servizio sociale dei futuri professionisti della salute.
Così l'ha dichiarato a potosinoticias.com il direttore della Facoltà di Medicina, Ismael Francisco Herrera Benavente, il quale ha espresso la sua preoccupazione sia per l'impatto sugli studenti sia per la qualità del servizio offerto dagli specialisti cubani.
Herrera Benavente ha spiegato che i laureati della Facoltà devono soddisfare rigorosi processi di certificazione, valutazioni ed esami di specialità per esercitare nel sistema sanitario messicano e, nel suo caso, nutre dubbi sulla preparazione e accreditamento dei medici cubani. Inoltre, ha indicato che la presenza di questi medici a San Luis Potosí ha provocato una riduzione delle opportunità per i tirocinanti e coloro che sono in servizio sociale, i quali occupavano tradizionalmente questi spazi come parte della loro formazione professionale.
Di fronte a questo scenario, la Facoltà di Medicina ha dovuto cercare alternative e ampliare i campi clinici disponibili per garantire che gli studenti continuino a ricevere la stessa qualità di insegnamento e esperienza pratica.
La collaborazione medica tra Cuba e Messico si è intensificata negli ultimi anni. Nel luglio del 2024, il governo messicano ha annunciato l'arrivo di 2.700 medici cubani, che si uniranno ai 950 già presenti in 23 stati del paese, portando il totale a 3.650 professionisti della salute provenienti dall'isola.
Questa iniziativa è parte del programma IMSS-Bienestar, che mira a migliorare l'assistenza medica nelle zone rurali e svantaggiate del Messico. Tuttavia, l'assunzione di medici cubani ha suscitato critiche a causa della crisi del personale sanitario che affronta Cuba, dove la mancanza di medici e risorse colpisce gravemente la popolazione locale.
Il governo messicano ha pagato più di 24 milioni di dollari al regime cubano per i servizi di questi professionisti durante un periodo di due anni. Questo accordo è stato oggetto di controversia, poiché alcuni lo considerano una forma di finanziare il governo cubano attraverso l'esportazione di servizi medici.
Nel caso specifico di San Luis Potosí, il governatore Ricardo Gallardo ha annunciato a luglio 2024 la riabilitazione di due ospedali per accogliere 80 medici cubani aggiuntivi, con l'obiettivo di migliorare l'assistenza sanitaria nella regione, particolarmente in zone come la Huasteca e il comune di Rioverde.
Questo accordo ha generato un dibattito sul suo impatto sui professionisti in formazione e sulla qualità dell'assistenza fornita nello stato. È importante sottolineare che, mentre il Messico aumenta l'assunzione di medici cubani, Cuba affronta una significativa perdita di personale sanitario. Nel 2023, è stata segnalata l'uscita di più di 13.300 medici dell'isola, il che rappresenta un duro colpo per il suo già precario sistema sanitario.
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