Venezuelani indignati per il presunto furto delle elezioni presidenziali nel loro paese, dopo le quali è stato proclamato rieletto il dittatore Nicolás Maduro, hanno strappato la bandiera cubana da una piazza pubblica.
Gruppi di giovani oppositori che si trovano per le strade del paese chiedendo la pubblicazione dei risultati reali delle elezioni di domenica scorsa hanno distrutto una statua di Hugo Chávez, ma hanno anche mostrato il loro rifiuto del sostegno di Cuba al regime chavista.
Un video mostra diversi giovani salire fino in cima a un'asta in quello che sembra essere un parco e strappare violentemente la bandiera cubana che sventolava in cima.
Dopo averla buttata a terra, gridarono "no, non la vogliamo".
Il regime cubano ha aiutato a sostenere il suo vecchio alleato venezuelano attraverso consulenze, e infiltrazione di militari e repressori.
Recentemente, di fronte alle preoccupazioni per il crescente supporto popolare alla coppia di opposizione formata dall'ex diplomatico Edmundo González e María Corina Machado.
In un'intensificazione delle proteste contro i risultati elettorali che hanno decretato la vittoria di Nicolás Maduro, i venezuelani hanno abbattuto questo lunedì una statua di Chávez.
A Coro, nello stato di Falcón, i manifestanti si sono riuniti nella Piazza Hugo Chávez, un luogo emblematico per il chavismo, e hanno abbattuto una statua di circa tre metri di altezza, che era stata un punto di riferimento per atti politici nella regione.
Nel sito, la polizia ha tentato di disperdere i manifestanti, il che ha portato a scontri tra gli agenti e la popolazione.
Le proteste sono state motivate dalla decisione di dichiarare Maduro vincitore, una misura che è stata contestata, soprattutto perché Edmundo González era chiaramente in testa nei sondaggi.
Nella capitale del paese, Caracas, la gente è scesa in strada per richiedere la destituzione di Maduro, dopo le irregolarità che indicano un possibile frode elettorale su larga scala.
Fin da febbraio Maduro aveva avvertito che avrebbe vinto le elezioni "per le buone o per le cattive".
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