La disputa per il potere in Venezuela non è finita dopo il risultato offerto dalle autorità chaviste, che hanno proclamato Nicolás Maduro come presidente rieletto in mezzo alle denunce di frode della coalizione opposta che, per dimostrarlo, ha pubblicato i verbali di voto che sono riusciti a salvaguardare dai seggi elettorali.
“Venezuelano, attraverso questo link potrai vedere come, con il tuo voto e la tua volontà, hai cambiato la storia del Venezuela. Qui troverai i verbali che fino a quest'ora abbiamo elaborato e totalizzato, e che confermano la nostra straordinaria vittoria”, ha dichiarato in un tweet la leader dell'opposizione María Corina Machado.
La sua pubblicazione è stata accompagnata da un link a una pagina con i dati dei seggi elettorali raccolti dall'opposizione in mezzo alle innumerevoli ostacoli e sotterfugi del regime per evitare la trasparenza nel momento di fornire i risultati.
Secondo le informazioni raccolte in questo database, domenica in Venezuela si è verificata una frode massiccia. Mentre i dati ufficiali attribuivano il 51,2% dei voti a Maduro, contro il 44,2% di Edmundo González, lo scrutinio effettuato dall'opposizione indica che il 73,25% dei verbali conferma la vittoria di Edmundo González Urrutia con 4 milioni di voti di vantaggio.
“Abbiamo già un modo per verificare la verità su quanto è accaduto alle urne. La differenza è stata schiacciante, abbiamo vinto in tutti gli stati”, ha detto Machado la vigilia in conferenza stampa insieme a González.
Il conteggio degli oppositori ha portato a una votazione di 2.759.256 a favore di Nicolás Maduro contro 6.275.182 sostegni alle urne per il candidato oppositore.
“Alcuni si chiedono perché l'opposizione insistisca sulla questione dei verbali e non lanci semplicemente un appello alla ribellione. Quei verbali sono quelli che le permetteranno di sostenere di essere i veri vincitori di fronte al numero crescente di paesi che aspettano i dati dello scrutinio prima di riconoscere, o meno, Maduro (che include tutti i paesi più rilevanti dell'Occidente e la maggior parte dell'America Latina). Non tutto è testosterone, ci sono anche sinapsi”, ha spiegato sulle sue reti sociali Ignacio Montes De Oca, giornalista argentino, scrittore e analista di politica internazionale.
La mossa, qualificata di maestro da osservatori internazionali, permetterà all'opposizione di richiedere al regime di Maduro di rispettare la sovranità nazionale e eserciterà una pressione ancora maggiore sull'istituzione armata venezuelana, che dovrà decidere se mantenere l'Unione Civico-Militare creata dalla dittatura con l'assistenza di L'Avana, o se riprendere il corso democratico e rispettare la supremazia civile su quella militare propria di questi sistemi.
“Il regime ha dormito molto preoccupato e noi non abbiamo dormito perché eravamo molto occupati a raccogliere prove. (...) Voglio dirvi che abbiamo il 73.3% dei verbali in questo momento e con questo risultato il nostro presidente eletto è Edmundo González Urrutia”, ha affermato Machado questo lunedì dal Comando Con Venezuela, sede politica della coalizione di oppositori.
La leader oppositrice ha sottolineato che, con questo risultato, Nicolás Maduro non avrebbe modo di raggiungere il leader oppositore. “Anche se il CNE (Consiglio Nazionale Elettorale) gli consegnasse il 100% dei voti mancanti”, ha ribadito.
I leader politici hanno garantito che la totalità dei verbali recuperati sarà disponibile a partire da lunedì sera e sarà ospitata su un sito web ad alta sicurezza, e che chiunque possieda un documento venezuelano potrà accedere al sito per verificare l'autenticità di quanto è stato espresso.
Inoltre, valutando le manifestazioni spontanee che sono emerse in segno di rifiuto all'apparente frode, María Corina Machado ha convocato una manifestazione pacifica per questo martedì 30 luglio alle 11:00 del mattino (ora del Venezuela).
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