
Video correlati:
Una madre cubana vive ore di profonda angoscia dopo la scomparsa di suo figlio nella città di Bayamo, provincia di Granma, ma affronta anche l'indignazione di essere vittima di persone senza scrupoli che cercano di truffarla approfittando del suo dolore.
Niurka Botello ha lanciato un allerta pubblica lo scorso venerdì dopo aver perso ogni contatto con suo figlio, Rennes Herrera Botello, che è uscito dalla sua abitazione giovedì mattina e da allora non è tornato né ha comunicato con la famiglia.
In un ampio post su Facebook, la madre ha denunciato che degli sconosciuti l'hanno chiamata e scritta per chiederle denaro, assicurando di avere informazioni sulle sorti del giovane. Botello ha definito questi atti come un abuso crudele contro una madre disperata.
“Sono la madre che piange per un figlio scomparso da quattro giorni, che sta soffrendo come nessuno può immaginare,” ha scritto. Sebbene abbia ringraziato per i segni di solidarietà, messaggi e chiamate di persone con buone intenzioni, ha espresso la sua indignazione contro coloro che cercano di lucrare sulla sua tragedia.
La donna ha assicurato di non avere denaro, che il poco che entra nella sua casa è frutto del suo lavoro e serve a mantenere le sue due figlie e coprire le necessità quotidiane di base. Ha anche sottolineato che suo figlio non consuma droghe né frequenta cattive compagnie, e che spera che si trovi ancora a Bayamo o nei dintorni.
Niurka Botello ha denunciato inoltre che persone dall'estero, identificando anche uno come messicano, avrebbero tentato di impersonare i suoi profili o di evadere WhatsApp senza il suo consenso, aumentando la sua angoscia e il suo risentimento. “Chi mette un freno a questi sfacciati che approfittano del dolore altrui?”, ha domandato nel suo messaggio.
La scomparsa del giovane ha generato un'ondata di solidarietà sui social, dove attivisti e profili informativi hanno condiviso la denuncia per aiutare a rintracciarlo.
In Cuba, non esistono protocolli ufficiali efficaci per la ricerca di persone scomparse. In assenza di canali statali funzionanti e a causa della limitata risposta delle autorità, le famiglie spesso si rivolgono ai social media come unico mezzo per chiedere aiuto e dare visibilità a questi casi.
Mentre continua l'incertezza, la madre insiste nel mantenere la fede e chiede rispetto, empatia e collaborazione genuina per rintracciare il proprio figlio.
Archiviato in: