Più donazioni e la popolazione non le vede: Martinica consegna tonnellate di medicinali, cibo e vestiti a Santiago di Cuba



Martinica invia 14,5 tonnellate di aiuti a Santiago di Cuba dopo l'uragano Melissa, ma le denunce rivelano che le donazioni non raggiungono i bisognosi e sono gestite con opacità.

Martinica consegna una donazione a CubaFoto © Cubadebate

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Un donativo proveniente dalla Martinica è arrivato a Santiago di Cuba con un carico di 14,5 tonnellate di medicinali, cibo, vestiti e articoli di prima necessità.

La donazione proveniente dalla località di Lamentin, Martinica, sarà destinata a sostenere la popolazione colpita dal passaggio dell'uragano Melissa, ha assicurato la stampa ufficiale.

La spedizione include medicinali, articoli per l'igiene e giocattoli per bambini, alcuni forniti dalla cooperazione medica di quella località e altri acquistati grazie a donazioni economiche da parte di cittadini martinicani, ha dichiarato Judith Laborieux, vice sindaco della Sicurezza Civile di Lamentin.

Da parte sua, Yaneidis Hechavarría, presidente del Consiglio di Difesa Municipale, ha assicurato che il “donativo contribuirà ad alleviare la complessa situazione che affronta il comune, specialmente nel settore della salute”.

I farmaci saranno distribuiti alle istituzioni sanitarie e, attraverso queste, arriveranno direttamente alla popolazione, ha assicurato la funzionaria del regime, che ha ringraziato per il gesto.

Ma la realtà delle donazioni è un'altra. I cubani denunciano aiuti che arrivano incompleti, risorse che vengono consegnate in cattivo stato o che non raggiungono mai chi ne ha realmente bisogno, mentre i lavoratori sociali gestiscono i processi con totale opacità.

Recentemente, un presunto aiuto sociale a un anziano di 86 anni nel comune di San Luis, Santiago di Cuba, ha suscitato un'ondata di indignazione tra vicini, familiari e utenti sui social media, evidenziando nuovamente il fallimentare sistema di assistenza dello Stato e il trattamento umiliante riservato alle persone in estrema vulnerabilità.

Il caso è stato denunciato dal giornalista indipendente Yosmany Mayeta Labrada, che ha informato che Roberto Flores Baños, residente nella comunità di Leonor, Dos Caminos di San Luis, ha ricevuto una "donazione" gestita da una lavoratrice sociale che consisteva unicamente in una giacca logora e in un paio di pantaloni vecchi, entrambi con macchie e strappi visibili.

Le immagini diffuse mostrano un anziano estremamente magro, senza scarpe, seduto su una sedia a rotelle danneggiata in una casa molto povera.

La denuncia in Facebook aggiunge che la lavoratrice sociale ha richiesto la firma di quattro documenti, senza spiegare il loro contenuto né permettere che fossero letti con chiarezza.

A fine novembre, una madre ha affermato che le donazioni di cibo per bambini e anziani vulnerabili non arrivano ai loro destinatari a Santiago di Cuba, e che parte di queste risorse finisce nelle mani di funzionari e assistenti sociali.

La donna, Yurisleidis Remedios, ha denunciato che i moduli alimentari venivano consegnati solo ai minori da 0 a 4 anni, escludendo i bambini più grandi dall'assistenza, il che ha definito un "furto infantile".

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