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La difensora dei diritti degli animali, Evelin Sara Cruz Álvarez, ha denunciato sui social media lo scorso martedì le deplorevoli condizioni in cui sopravvivono gli animali dello Zoo di Colón, nella provincia di Matanzas, descrivendo il luogo come “un cimitero in vita”.
Secondo quanto pubblicato sul suo profilo Facebook, Cruz ha definito le gabbie del recinto come “celle di tortura lenta”, assicurando che i leoni rimangono rinchiusi in un pozzo di cemento, tra feci e urina, mentre altri animali si trovano sovraffollati e senza assistenza veterinaria.
"La miseria si riflette nei loro occhi. Queste non sono gabbie, sono celle di tortura lenta. Lo Zoo di Colón è un cimitero in vita per questi animali", ha scritto l'attivista, che ha accompagnato la sua denuncia con immagini dello stato deplorevole del luogo.
Tra i casi che ha riportato, ha menzionato un cane rinchiuso in un cubicolo arrugginito e sporco, una scimmia che vive su cemento bagnato, un gatto in gabbia che non smette di miagolare e un cucciolo malato senza cibo né acqua.
“Questo non è un habitat, è un abbandono criminale”, ha avvertito.
La difensora ha informato che ha già presentato una denuncia formale con prove al Ministero dell'Agricoltura Municipale, ma le autorità le hanno risposto che non hanno competenza per richiedere cambiamenti.
“False promesse di fare e di fare, richiesta di voti di fiducia. Basta così”, ha reclamato.
Cruz ha richiesto l'intervento immediato del governo locale e il salvataggio di tutti gli animali dello zoo, chiedendo di trasferirli in spazi dove possano ricevere le cure adeguate.
"Il tempo sta per scadere. Se le autorità continueranno a girare lo sguardo dall'altra parte, saranno direttamente responsabili della morte e della sofferenza che avvengono qui," ha avvertito.
Il Zoo di Colón, una struttura statale che in anni precedenti fungeva da spazio ricreativo per le famiglie, è stato oggetto di critiche costanti per il deterioramento delle sue strutture e il maltrattamento degli animali.
Dal suo sito ufficiale su Facebook, il capitolo habanero di Bienestar Animal Cuba (BAC-Habana) ha sostenuto la denuncia e ha affermato che i rapporti di maltrattamento animale negli zoo statali si stanno moltiplicando in tutto il paese.
“Il popolo di Cuba continua a parlare forte e chiaro. Le denunce di BAC continuano a far emergere il peggio dell'Impresa degli Zoo. I rapporti stanno aumentando in tutto il paese. Non si può più nascondere”, hanno sottolineato.
Tuttavia, fino ad ora nessuna autorità del comune o del Ministero dell'Agricoltura ha rilasciato dichiarazioni pubbliche riguardo a questa nuova denuncia.
Recentemente, BAC ha chiesto alla popolazione di non visitare gli zoo di Cuba, avvertendo sulla mancanza di attenzione veterinaria e sul degrado generalizzato di queste strutture, come accade in quella di Colón, dove gli animali vivono tra abbandono e rovina.
Un periodista ufficiale ha visitato lo Zoo di L'Avana e ha descritto gabbie arrugginite, umidità persistente, sporcizia estrema e animali visibilmente provati, in un ambiente privo di veterinari e di un adeguato programma di alimentazione.
Nel frattempo, a Santiago di Cuba, con un secco “ci sono” di fronte alle denunce di animali malati e senza cibo, evidenziando l'indifferenza istituzionale.
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