Cubana in Spagna dà una lezione sui social: "Se il tuo modo di opinare è offendere e giudicare, questo dice più di te che di me."



"Io sono venuto in questo paese per lavorare onestamente e per avere un futuro dignitoso. Dev'essere triste la tua vita per inventare insulti su una persona che non conosci nemmeno!"

Cubana in Spagna risponde a un commento offensivo sui social: “Quanto è brutto parlare dall'ignoranza”Foto © TikTok / @leyanetfrankedelp

Una cubana residente in Spagna ha risposto con fermezza a un commento offensivo ricevuto su TikTok, in cui un'utente l'ha attaccata con pregiudizi verso le donne cubane.

La cubana ha risposto con calma, ma con un messaggio chiaro. Ha chiarito innanzitutto che il termine corretto è “jineteras” e ha criticato la mancanza di rispetto e l'ignoranza del commento. “Che brutto è parlare dall'ignoranza e di una persona che non conosci nemmeno. Io sono venuta in questo paese per lavorare onestamente e per avere un futuro degno. Che triste deve essere la tua vita per inventare insulti su una persona che non conosci nemmeno!”, ha espresso.

La giovane ha aggiunto che non aveva motivo di dare spiegazioni a chi cerca solo di offendere. “Tu scrivi e scrivi senza conoscere le persone, senza sapere se domani mia figlia vedrà questo tipo di commento. Se il tuo modo di esprimerti è offendere e giudicare, questo parla più di te che di me.”

Ha difeso anche la dignità delle donne cubane: “Delle jineteras di cui parli che ci sono a Cuba, molte hanno più istruzione di te. Quindi pensa ciò che vuoi, continua a esprimere la tua opinione, io continuerò a crescere, avanzare e lottare per ciò che è mio, e tu rimarrai lì, nascosto dietro a un profilo e a un commento vigliacco. Ognuno mostra ciò che ha dentro, amore mio. Un bacio da parte mia e di tutte le jineteras di Cuba.”

Il video ha generato decine di commenti, la maggior parte a sostegno della giovane e in rifiuto del messaggio discriminatorio.

Tra le risposte compaiono messaggi che difendono la dignità delle cubane e criticano i pregiudizi. Alcuni utenti hanno ricordato che “ci sono milioni di cubane con più morale, valori e prestigio di molti di coloro che le criticano”, mentre altri si sono lamentati “della necessità di offendere qualcuno che nemmeno conosci”.

Diverse persone spagnole hanno espresso solidarietà e vergogna per il commento originale, sottolineando che non rappresenta tutti. Altri hanno invitato a non rispondere agli attacchi sui social, raccomandando di non dare spazio a chi cerca di offendere.

Ci sono state anche riflessioni sull'uso del termine “jineteras” e su come molti lo utilizzino senza conoscerne il contesto a Cuba.

Il caso si aggiunge a una serie di situazioni simili che hanno colpito i migranti cubani sui social media, dove affrontano attacchi o commenti discriminatori a causa della loro origine o per condividere la loro vita quotidiana al di fuori dell'isola.

En agosto scorso, un'altra giovane cubana in Spagna, identificata come @legmy_, ha alzato la voce su TikTok dopo aver ricevuto messaggi del tipo “se non ti piace, torna nel tuo paese”. In quel video, ha spiegato che “quando qualcuno ti dice ‘se non ti piace, torna’, quella persona non sta difendendo una consuetudine; sta usando la tua origine per invalidare la tua opinione”. La sua denuncia sulla xenofobia che affrontano i migranti cubani ha provocato un ampio dibattito sui social.

Recentemente, a novembre, la stessa creatrice di contenuti ha denunciato di essere stata vittima di manipolazione mediatica e di un'ondata di odio sui social, dopo che un media spagnolo avrebbe distorto i suoi video. “Creo i miei contenuti con grande rispetto, ma hanno cambiato le mie parole e questo genera odio”, ha spiegato in quella occasione.

Meses prima, la cubana Karlita, residente in Galicia, ha difeso anche lei le critiche per un video dove mostrava la sua sorpresa di fronte a un dettaglio della vita quotidiana in Spagna. Dopo aver ricevuto scherni e attacchi, ha risposto con fermezza: “Sei uscita dal fango al petto… ricordati delle tue radici”. La sua riflessione sul processo di adattamento e l'identità migrante ha generato un ampio dibattito tra cubani dentro e fuori dal paese.

Casi come questi mostrano l'esposizione costante a cui sono sottoposti i migranti cubani sui social media e la necessità di promuovere un dibattito più rispettoso sulla loro presenza e integrazione in altre società.

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