Trump avverte che la Colombia sarà la prossima dopo il Venezuela



Trump accusa la Colombia di essere un centro di produzione di droga e avverte sui problemi futuri se il presidente Petro non prenderà provvedimenti. Lo definisce un "narcotrafficante" e sottolinea l'ostilità nei confronti degli Stati Uniti.

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Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha avvertito che la Colombia “sarà il prossimo” paese ad affrontare problemi se il suo governo non “si rende conto”.

La affermazione è stata rilasciata questo martedì in una conferenza stampa dalla Casa Bianca, in un'intervista in cui ha collegato la nazione sudamericana con la produzione e vendita di droghe verso il territorio statunitense.

La dichiarazione è avvenuta quando il corrispondente della Casa Bianca, Juan Esteban Silva, gli ha chiesto se avesse preso in considerazione l'idea di parlare con il presidente della Colombia, Gustavo Petro, che Trump ha definito “narcotrafficante”.

Trump ha risposto: “No, in realtà non ci ho pensato molto perché non gli ho dato importanza”, e lo ha descritto come “abbastanza ostile nei confronti degli Stati Uniti”.

In his response, Trump stated that Petro "avrà grandi problemi se non si rende conto" e ha affermato che la Colombia "sta producendo molte droghe".

“Tengono fabbriche di cocaina che inviano il prodotto direttamente

Il mandatario ha concluso con un avvertimento reiterato: “è meglio che se ne accorga, o sarà il prossimo”. Sarà anche il prossimo. E spero che stia ascoltando. Sarà il prossimo”, conclude il testo attribuito a Trump.

La tensione tra Washington e Bogotá ha raggiunto il suo punto più critico in anni.

Donald Trump ha accusato a ottobre il suo omologo colombiano, Gustavo Petro, di essere “un leader del narcotraffico che incentiva la produzione massiccia di droghe, sia in grandi che in piccoli appezzamenti, in tutta la Colombia”.

Il mandatario repubblicano ha lanciato l'attacco sui social media Truth, dove ha anche annunciato la sospensione di tutti i pagamenti e i sussidi statunitensi al paese sudamericano. Il post è stato condiviso dalla Casa Bianca su Facebook.

Il confronto verbale è avvenuto giorni dopo il bombardamento di un sottomarino da parte delle forze statunitensi nel mar dei Caraibi, all'interno della cosiddetta "guerra contro i cartelli".

Washington ha affermato che l'imbarcazione trasportava droga dalla Venezuela, ma Petro sostiene che l'attacco è avvenuto in acque territoriali colombiane, lasciando un colombiano e un ecuatoriano tra i sopravvissuti.

Il conflitto tra Trump e Petro riaccende una controversia diplomatica che comprende già la decertificazione della Colombia nella lotta contro la droga, la revoca del visto di Petro e un deterioramento sempre più marcato di una relazione storicamente fondamentale per la sicurezza regionale.

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