Cubano con un pericoloso passato criminale arrestato dall'ICE in Massachusetts



Jorge García Hernández ha precedenti penali per violazione di una minorenne di 16 anni, aggressione con lesioni e possesso e distribuzione di una sostanza controllata su una proprietà scolastica.

Jorge García HernándezFoto © X/@EROBoston

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Il Servizio di Immigrazione e Controllo delle Dogane (ICE) degli Stati Uniti ha annunciato l'arresto del cubano Jorge García Hernández nel Massachusetts, durante un'operazione migratoria focalizzata su "stranieri illegali pericolosi", con precedenti penali che includono violazione di minori e traffico di droga.

Agenti dell'ICE di Boston hanno arrestato il 3 dicembre García Hernández, definito dalle autorità come "delinquente recidivo" originario di Cuba.

Secondo le informazioni dell'agenzia, le accuse penali del cittadino cubano includono violazione di una minorenne di 16 anni, aggressione con lesioni, e possesso e distribuzione di una sostanza controllata in una proprietà scolastica.

ICE Boston ha reso pubblici gli arresti di altri cinque immigrati, provenienti da Cambogia, Repubblica Dominicana, El Salvador, Messico e Capo Verde, con precedenti di reati di alta pericolosità. Tra i crimini a loro imputati si trovano violazione di minori, aggressione aggravata con arma pericolosa, rapina a mano armata, distribuzione di droga -fentanile e marijuana- e aggressione fisica a un agente di polizia.

Il Dipartimento della Sicurezza Nazionale (DHS) ha intensificato gli sforzi per fermare e deportare gli immigrati illegali considerati una minaccia per la sicurezza pubblica.

Con il rafforzamento delle politiche migratorie sotto l'amministrazione di Donald Trump, le operazioni dell'ICE, insieme ad altre agenzie del DHS e forze dell'ordine federali e statali, sono aumentate in frequenza e portata in tutto il paese.

In questo contesto, nei mesi recenti si sono registrati numerosi arresti di cittadini cubani con precedenti penali, che rimangono sotto custodia dell'ICE in attesa della loro deportazione.

Tuttavia, gli Stati Uniti affrontano difficoltà nell'eseguire deportazioni di alcuni migranti verso Cuba, a causa della riluttanza del governo di L'Avana ad accettare cittadini che hanno commesso reati e scontato pene nelle carceri statunitensi, che siano usciti dal paese prima degli accordi migratori del 2017.

Le recenti arresti di cubani avvengono in un momento in cui l'amministrazione Trump ha ulteriormente alzato il livello nella sua offensiva contro l'immigrazione illegale, che non si concentra solo sull'arresto e l'espulsione di criminali stranieri violenti, ma punta anche a persone in diverse fasi dei loro processi migratori, che non hanno commesso reati.

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