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La amministrazione di Donald Trump ha annunciato una nuova operazione militare di grande portata in America Latina con il nome "Lancia del Sud" (Southern Spear).
L'annuncio, fatto dal segretario alla Difesa, Pete Hegseth, segna un'intensificazione della presenza militare americana nella regione, nel contesto della lotta contro il narcotraffico, ma anche con un chiaro sfondo politico: la pressione costante sul governo di Nicolás Maduro in Venezuela.
Il segretario Hegseth ha annunciato l'operazione con un post sulla rete sociale X, dove ha affermato che:
"Il presidente Trump ha ordinato di agire, e il Dipartimento della Guerra sta rispettando l'ordine. Oggi annuncio l'Operazione Lanza del Sud. Guidata dalla Forza di Operazione Congiunta Lanza del Sud e @SOUTHCOM. Questa missione difende la nostra patria, espelle i narcoterroristi dal nostro emisfero e la protegge dalle droghe che stanno uccidendo la nostra gente."
Il messaggio fa riferimento diretto ai cosiddetti “narcoterroristi” - termine che raggruppa le reti di narcotraffico latinoamericane - che Washington accusa di essere responsabili dell'ingresso di fentanil e altre droghe sintetiche nel territorio statunitense.
L'operazione sarebbe guidata dal Comando Sud degli Stati Uniti (SOUTHCOM), la cui giurisdizione copre 31 paesi e territori dell'America del Sud, dell'America Centrale e dei Caraibi.
"Il emisfero occidentale è il quartiere degli Stati Uniti, e lo proteggeremo", ha sottolineato Hegseth.
Un'operazione nuova o un cambio di nome?
Nonostante le dichiarazioni ufficiali, la missione non è stata dettagliata in termini tattici o geografici.
Questo ha portato analisti e mezzi di comunicazione statunitensi a chiedersi se "Lanza del Sur" sia semplicemente una ridefinizione dell'attuale dispiegamento militare in corso o se rappresenti una nuova fase di escalation militare.
Lo certo è che dall'estate, il Pentagono ha rinforzato la sua presenza nei Caraibi, specialmente di fronte alle coste del Venezuela, con l'arrivo di navi da guerra, cacciatorpediniere, forze anfibie e, più recentemente, il portaerei USS Gerald R. Ford, il più grande e sofisticato al mondo.
Secondo Axios, alti ufficiali del Pentagono hanno recentemente presentato a Trump “opzioni aggiornate” per attaccare il Venezuela, sebbene non sia stata presa una decisione definitiva.
In questo contesto, l'Operazione Lanza del Sur potrebbe essere concepita come uno strumento di pressione e dissuasione nei confronti del governo di Maduro, oltre al suo dichiarato obiettivo antidroga.
Operativi letali e interrogativi legali
In parallelo all'annuncio, il governo statunitense ha intensificato le sue azioni militari dirette contro imbarcazioni sospette di traffico di droga.
Secondo quanto riportato da CNN, gli Stati Uniti hanno effettuato almeno venti attacchi letali nelle acque del Caribe e del Pacifico orientale, con un bilancio di circa 80 persone morte, molte delle quali senza che sia stata fornita una giustificazione legale né un'identificazione formale.
Queste azioni, che non sono state pubblicamente supportate da prove, sono state fortemente criticate da alleati europei e da attori regionali.
In risposta, il segretario di Stato Marco Rubio è stato categorico: “Gli europei non determineranno come Washington decide di difendere la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”.
La reazione del Venezuela e della regione
La risposta del governo di Nicolás Maduro non si è fatta attendere. In un discorso trasmesso dalla televisione statale, il presidente venezuelano ha accusato gli Stati Uniti di utilizzare “narrazioni false” per giustificare la loro crescente militarizzazione regionale.
“Poiché non possono dire che abbiamo armi biologiche o chimiche nascoste, inventano una narrativa assurda,” ha affermato Maduro.
Il ministro della Difesa venezuelano, Vladimir Padrino López, ha definito il dispiegamento come un “vulgar attacco contro la sovranità e la pace” non solo del Venezuela, ma dell'intera America Latina.
Caracas ha risposto con un esercizio militare interno che ha mobilitato 200.000 soldati, con la consigna di proteggere il paese da una “minaccia imperialista”.
Combattimento al narcotraffico o pressione geopolitica?
Esperti e analisti hanno messo in discussione il vero scopo dell'operazione.
Elizabeth Dickinson, del International Crisis Group, ha avvertito: “Una portaerei non offre nulla di utile per combattere il narcotraffico”.
A giudizio di Dickinson, questo tipo di dispiegamento ha un valore più simbolico e politico che strategico e sarebbe volto ad aumentare la pressione sul regime di Maduro, piuttosto che a combattere efficacemente le rotte del narcotraffico.
Con l'annuncio dell'Operazione Lanza del Sud, l'amministrazione Trump consolida il maggiore dispiegamento militare statunitense in America Latina in generazioni.
L'iniziativa si presenta avvolta in una narrativa di protezione del "vicinato americano", ma si sovrappone a obiettivi politici, interrogativi legali e a una escalation senza precedenti nella politica emiserica degli Stati Uniti.
In mancanza di chiarezza operativa e di trasparenza riguardo alle sue conseguenze, “Lanza del Sur” suscita preoccupazione su vari fronti: le relazioni diplomatiche regionali, il rispetto della sovranità dei paesi latinoamericani e la legalità degli attacchi letali in acque internazionali.
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