La UNE sospende le previsioni di blackout a causa dell'imminente arrivo dell'uragano Melissa

La UNE non emetterà previsioni di blackout a Cuba in seguito all'uragano Melissa. Il sistema elettrico affronta un deficit di 1.099 MW a causa di guasti, manutenzioni e mancanza di carburante. L'Avana subisce blackout continui e l'oriente denuncia promesse non mantenute. Il paese si confronta con un collasso energetico e disinformazione mentre il ciclone si avvicina.

Huracán MelissaFoto © Facebook / NOAA NWS National Hurricane Center

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La Unión Eléctrica de Cuba (UNE) ha annunciato questo martedì che non emetterà previsioni di interruzioni elettriche in seguito all'avanzamento del uragano Melissa, argomentando che l’entità dei black-out dipenderà dal comportamento della disponibilità e della domanda nelle province orientali del paese.

Secondo il rapporto tecnico, la disponibilità del Sistema Elettrico Nazionale (SEN) alle sei del mattino era di 1.574 MW, rispetto a una domanda di 2.635 MW, il che genera un deficit di 1.099 MW. Durante l'orario di punta, l'impatto potrebbe arrivare a 1.200 MW, sebbene la società statale abbia riconosciuto che non fornirà una previsione stabile a causa delle condizioni meteorologiche.

Crisi strutturale nel sistema elettrico

Il rapporto dettaglia che la crisi si aggrava a causa di guasti, manutenzioni e mancanza di carburante:

  • Guasti: Unità 3 della CTE Carlos Manuel de Céspedes (Cienfuegos) e Unità 2 della CTE Felton (Holguín).
  • Mantenimenti: Unità 2 e 4 di Santa Cruz del Norte e Carlos Manuel de Céspedes, oltre all'Unità 6 di Diez de Octubre a Nuevitas.
  • Limitazioni termiche: 513 MW fuori servizio.
  • Mancanza di combustibile e lubrificante: 711 MW fermi.

In totale, oltre 700 MW rimangono fuori servizio per scarsità di carburante, una cifra che riflette l'incapacità del sistema elettrico di sostenere la generazione minima anche in mezzo a un'emergenza nazionale.

La Empresa Eléctrica de La Habana ha riconosciuto che il servizio è stato compromesso per tutto il lunedì e che non è ancora stato completamente ripristinato. L'interruzione massima è stata di 162 MW alle 21:40, e ancora 84 MW rimangono fuori servizio. L'ente ha ammesso che “non è stato possibile rispettare gli orari programmati” a causa della bassa disponibilità del SEN.

Malessere cittadino e denunce in tutto il paese

I rapporti dei cittadini provenienti da varie province confermano blackout prolungati, mancanza di cibo e assenza di informazioni ufficiali. I residenti di Santiago di Cuba, Holguín, Las Tunas e Granma descrivono una situazione critica, mentre gli utenti sui social media sostengono che l'azienda statale ha lasciato il paese al buio e senza spiegazioni chiare.

Le denunce provengono anche dal centro e dall'ovest dell'isola, compresa la capitale, dove i blackout sono iniziati anche prima dei primi effetti dell'uragano. Le testimonianze dei vicini raccolgono scene di interi quartieri senz'elettricità durante la notte, famiglie senza acqua né cibo e un crescente sentimento di abbandono istituzionale. Sui social media, molti utenti affermano che l'azienda statale ha mentito riguardo alla priorità verso est, e che la realtà mostra un paese al buio e trascurato.

Cuba attende l'impatto di Melissa in un contesto di crisi energetica

L'uragano Melissa continua a muoversi lentamente verso il nord di Cuba, mentre il paese affronta una tempesta ben più profonda: la crisi energetica, la disinformazione e la mancanza di una risposta ufficiale.

La UNE, lontana dall'offrire certezze, ha sospeso le previsioni e ribadisce che le conseguenze “dipenderanno dalla domanda”. Nel frattempo, milioni di cubani rimangono senza elettricità, isolati e con paura di ciò che porterà la notte, senza soluzioni concrete a un collasso elettrico che sembra non avere fine.

Secondo l'Istituto di Meteorologia di Cuba (INSMET), l'uragano mantiene venti sostenuti di 280 chilometri all'ora, con raffiche superiori ai 300 km/h e una pressione centrale di 901 hPa, indicatori chiari del suo rafforzamento sostenuto e del suo enorme potere distruttivo. Il sistema, con una struttura ciclonica estesa, si sta spostando verso nord-nordest a 7 km/h, e il suo centro si trova a sud dell'oriente cubano, a circa 285 chilometri da Cabo Cruz e 400 chilometri da Santiago di Cuba.

Le autorità meteorologiche avvertono che l'impatto diretto sulle province di Granma, Holguín e Santiago di Cuba avverrà durante le prime ore del mercoledì 29 ottobre, quando Melissa manterrà ancora la sua condizione di uragano di grande intensità. Sono previste forti e intense piogge, con accumuli che potrebbero superare i 400 millimetri nelle zone montuose e costiere, e mareggiate estreme con onde di fino a sette metri lungo il litorale sud orientale.

L'INSMET esorta la popolazione a rimanere informata attraverso i bollettini ufficiali e a rispettare le misure di protezione civile di fronte a un evento meteorologico che viene definito "estremamente pericoloso", sia per la sua intensità che per il suo lento spostamento.

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