Un cubano residente in Giamaica ha inviato al reporter Yosmany Mayeta immagini che mostrano gli effetti del vento associati all'uragano Melissa, mentre il sistema, ora di categoria 4, ha venti massimi sostenuti di 240 km/h e una pressione centrale di 906 mb.
Il video mostra la forza del vento, che colpisce fortemente gli alberi, mentre Melissa avanza molto lentamente verso nord-ovest nei Caraibi.
Secondo l'ultima aggiornamento del Centro Nazionale degli Uragani, il nucleo di Melissa si trova a 20 km a est di Montego Bay, Giamaica, e a circa 325 km a sud-est di Guantánamo.
Anche se possono verificare fluttuazioni di intensità prima dell'impatto in Giamaica, le previsioni mantengono il sistema come un uragano maggiore estremamente potente in rotta verso la Giamaica e il sud-est di Cuba, e ancora con forza di uragano sulle Bahamas.
Il campo dei venti conferma l'ampiezza del fenomeno. Le forti maree stanno già colpendo la costa sud-orientale di Cuba, dove le onde possono raggiungere un'altezza compresa tra 2,5 e 4 metri, causando inondazioni da lievi a moderate nelle zone costiere basse.
I esperti hanno avvertito che le condizioni marittime continueranno a deteriorarsi man mano che l'uragano si avvicina.
Il ciclone, con una pressione centrale di appena 899 millibar, ha provocato il crollo di tetti, interruzioni di corrente generalizzate, straripamenti di fiumi e frane in diverse regioni del paese.
Le autorità locali hanno esortato la popolazione a non abbandonare i propri rifugi, mentre raffiche violente e onde superiori ai tre metri colpivano le coste del sud e del nord.
I organismi di emergenza descrivono la situazione come “catastrofica” e temono che i danni materiali siano estesi in tutta la regione occidentale della Giamaica.
Il fenomeno provoca anche onde di altezza compresa tra 9 e 13 piedi (fino a 4 metri) lungo la costa meridionale della Giamaica e potrebbe generare mareggiate di 8-12 piedi sul litorale sud-est di Cuba.
I accumuli di pioggia previsti sono altrettanto severi: tra 25 e 30 pollici (più di 700 millimetri) in Giamaica, e da 250 a 500 millimetri per l'oriente cubano, il che aumenta il rischio di inondazioni catastrofiche e frane.
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