Il primo segretario del Partito Comunista nella provincia di Holguín, Joel Queipo Ruiz, ha assicurato che la provincia si sta preparando "per lo scenario peggiore" in vista dell'imminente impatto della tempesta Melissa, che potrebbe trasformarsi in uragano e provocare la disconnessione del Sistema Elettrico Nazionale.
In un video condiviso su Facebook dal creatore di contenuti Edmundo Dantés Jr., Queipo ha spiegato che da mercoledì 22 le autorità stanno adottando misure preventive a causa della vicinanza di Melissa.
“Ciò che è più importante è salvaguardare le vite umane, perché questa è la priorità delle priorità,” ha sottolineato.
Il dirigente di partito ha dichiarato che si è deciso di creare "capsule di comunicazione" con i territori e i luoghi di difficile accesso per mantenere il flusso di informazioni, anche in caso di interruzione del sistema elettrico o delle comunicazioni.
"Bisogna essere pronti anche a una disconnessione del sistema", ha avvisato, sottolineando l'importanza di utilizzare metodi alternativi come le motorine per trasmettere informazioni.
Queipo ha anche invitato alla solidarietà tra i vicini: “Chiunque abbia una presa, approfitti per caricare i cellulari, per dare energia, comunità a comunità.”
In mezzo ai prolungati blackout che colpiscono tutta Cuba, la vicepremier Inés María Chapman ha proposto alcune settimane fa una "soluzione" simile per mantenere informata la popolazione: portare un televisore in strada e collegarlo a un generatore elettrico affinché i vicini possano vedere le indicazioni del governo durante i blackout.
Secondo il primo segretario del PCC nella provincia nordorientale, i mezzi locali hanno seguito la copertura dell'evento meteorologico, la cui evoluzione potrebbe peggiorare nelle prossime ore.
Giovedì, un nuovo collasso del SEN ha lasciato gran parte di Cuba senza elettricità, in mezzo all'imminente arrivo del quasi uragano Melissa, che si prevede abbia una rapida intensificazione, dopo la quale potrebbe colpire la regione orientale cubana con categoria 4 o 5 della scala Saffir-Simpson, e venti superiori ai 250 km/h.
Mentre il paese si prepara per possibili piogge e venti forti, milioni di cubani si trovano ad affrontare l'oscurità e il silenzio informativo delle autorità, che ancora una volta hanno riconosciuto un “fallo parziale” nel sistema senza fornire spiegazioni chiare.
Nel corso di quest'anno si segnalano diversi blackout del SEN provocati, secondo quanto spiegato dalle autorità, da “condizioni meteorologiche avverse” o bassa generazione in determinate zone del paese, in mezzo al deterioramento strutturale delle infrastrutture energetiche dell'isola, così come all'inefficienza nella pianificazione e nella manutenzione del sistema.
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