Desolante messaggio di una cubana: “Ci dibattiamo tra cosa mangiare e come accudire i malati.”

Irina Diéguez Toledo ha condiviso sui social un messaggio che riflette la dura realtà dei cubani tra scarsità, malattia e paura, nel mezzo del crollo sanitario del paese.

Cubani con sintomi provocati dalle arbovirosiFoto © Collage Facebook / Raúl Navarro e cattura YouTube / Canal Caribe

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I cubani affrontano oggi un giorno dopo l'altro segnato da diversi problemi: ai “vecchi”, come la carenza aggravata, l'inflazione, il difficile accesso a farmaci e alimenti, e la crisi energetica, si aggiunge ora il flagello di varie malattie che tengono in scacco le persone.

La cubana Irina Diéguez Toledo ha condiviso su un Facebook un testo toccante per il suo ritratto crudo della vita quotidiana nell'isola, segnata dalla scarsità, dalla malattia e dalla paura.

Captura Facebook / Irina Diéguez Toledo

Nella sua pubblicazione, Diéguez descrive una mattina qualsiasi: “Preparo la colazione, latte diluito e pane del giorno prima. Esco a buttare la spazzatura. Una vicina piange. Aspetta che un altro vicino le presti una sedia a rotelle. Sua madre, anziana e diabetica, si è svegliata con un piede arrossato e molto infiammato”.

Il racconto continua con immagini che mettono in luce la crisi sanitaria che vivono i cubani.

Tutti malati tra montagne di spazzatura e perdite. Senza servizio di ambulanze, né soldi per i taxi. Senza medicinali per il controllo delle malattie croniche, né per affrontare i nove virus che circolano”, ha scritto, riferendosi al commento “allegro” di un viceministro cubano sulla situazione epidemiologica del paese.

Diéguez menziona inoltre la minaccia dell'uragano Melissa sul lato orientale dell'isola e lascia una riflessione che attraversa tutto il suo messaggio: “Cosa c'è oltre la paura? Mi chiedo”.

La sua pubblicazione è stata commentata e condivisa numerose volte come riflesso dell'angoscia che vivono migliaia di famiglie a Cuba, dove la fame, le malattie e la mancanza di risorse basilari si mescolano con l'incertezza di un paese sempre più deteriorato.

Elaine Acosta ha detto: “Quanto dolore, un'angoscia e una disperazione che non si placano... mentre coloro che governano male si preoccupano solo di cercare scuse e di incolpare gli altri per ciò che è solo responsabilità loro”.

Por sua parte, Jorge Canales è stato devastante con le sue parole: “In un campo di concentramento tedesco nel 1942 probabilmente c'era più comfort e qualità della vita. La camera a gas a Cuba è il governo”.

In una critica diretta, Lachy Fmc ha sottolineato: “È stato ripugnante vedere quel 'quadro' del MINSAP parlare della situazione disastrosa che si sta vivendo con un sorriso in faccia”.

Desde il profilo di Orquídea Pereira è stato ritratto il triste panorama che vivono i quartieri di Cuba: “Ho perso il conto di quanti si sono ammalati, solo i bambini sono stati portati in ospedale e un’anziana con disidratazione. Giorni fa è passata un’infermiera, ha fatto un’indagine, sì, siamo in una lista, statistica, a cosa serve? Ce lo chiediamo tutti. E quelli che governano sembrano indifferenti, mentendo, nascondendo, senza fare la minima azione. Forse qualche deputato o Ministro uscirà a dire che stiamo solo fingendo di essere malati.”

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Redazione di CiberCuba

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