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Il presidente Vladimir Putin ha avvertito giovedì che Mosca risponderà immediatamente se provocata dall'Occidente, in un nuovo scambio di dichiarazioni con il presidente statunitense Donald Trump, il quale ha recentemente definito la Russia un “tigre di carta”.
Durante il suo intervento al Club di Discussione Valdai, a Sochi, Putin ha ironizzato sulle parole di Trump e ha affermato che, se la Russia è un “tigre di carta” e comunque avanza sul fronte ucraino contro tutta la NATO, allora “che cosa è l'alleanza stessa?”, ha riportato l'agenzia Reuters.
Il mandatario russo ha insistito che la guerra in Ucraina sta già affrontando direttamente Mosca con la NATO e ha accusato i paesi occidentali di fornire armi, informazioni e addestramento alle forze ucraine.
"Se qualcuno desidera ancora competere con noi nel settore militare, faccia pure. Le contromisure russe non tarderanno ad arrivare", ha avvisato.
Putin ha mostrato un tono più serio nel riferirsi alla possibilità che gli Stati Uniti forniscano missili Tomahawk a Kyiv, assicurando che sarebbe un'escalation pericolosa.
“È impossibile utilizzare i Tomahawk senza la partecipazione diretta del personale militare statunitense. Questo significherebbe una fase completamente nuova, qualitativamente distinta, nel confronto con Washington”, ha dichiarato.
Fino ad ora, l'amministrazione Trump non ha annunciato ufficialmente se invierà missili da crociera in Ucraina.
Il presidente russo ha inoltre respinto le accuse europee riguardanti le violazioni dello spazio aereo della NATO con droni e aerei da combattimento, alle quali ha definito "isteria".
“Prometto di non farlo mai più in Danimarca e, a proposito, non abbiamo droni che arrivano fino a Lisbona,” ironizzò.
Putin ha presentato il conflitto come un punto di svolta nei rapporti con l'Occidente, che accusa di aver umiliato la Russia dopo la caduta dell'URSS nel 1991 attraverso l'espansione della NATO in Europa dell'Est.
“Calmate, dormite tranquilli e occupati dei tuoi problemi. Basta guardare cosa succede per le strade delle città europee”, ha aggiunto.
Secondo i dati forniti dal Cremlino, la Russia controlla attualmente quasi tutta la provincia di Luhansk, l'81% di Donetsk e circa il 75% delle regioni di Zaporizhia e Cherson.
Il mandatario ha nuovamente suggerito che l'Ucraina dovrebbe negoziare un accordo di pace, assicurando che le forze di Kyiv stanno soffrendo per la mancanza di personale e diserzioni.
La guerra in Ucraina, considerata la più mortale in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale, ha provocato migliaia di morti ed è diventata la situazione di confronto più grave tra Russia e Occidente dalla Crisi dei Missili di Cuba nel 1962.
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